Heeresgruppe Süd: differenze tra le versioni

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'''Gruppo d’armate Sud''' ([[lingua tedesca|tedesco]]: Heeresgruppe Süd) è stata la denominazione di diverse [[Gruppo d'armate|unità strategiche]] dell‘[[Heer|esercito tedesco]] operanti nel corso [[seconda guerra mondiale]].<br />
I teatri operativi in cui le varie unità denominate Gruppo d’armate Sud vennero impegnate furono: la [[campagna di Polonia]] del [[1939]] e la [[Fronte orientale (seconda guerra mondiale)|campagna contro l’Unione sovietica]], tra il [[1941]] e il [[1945]].
 
== Campagna di Polonia ==
Le forze di terra tedesche coinvolte nell’[[campagna di Polonia|invasione della Polonia]] del [[settembre]] [[1939]] furono organizzate in due [[Gruppo d'armate|gruppi d’armata]]: il [[Gruppo d'armate Nord]], sotto il comando del Generale [[Fedor von Bock]], e il Gruppo d’armate Sud.<br />
Il comando di questa seconda unità fu affidato al Generale [[Gerd von Rundstedt]], mentre il Generale [[Erich von Manstein]] fu nominato Capo dello Stato maggiore del gruppo di armate. Ne facevano parte le seguenti formazioni:
* XIII Armata (Blaskowitz)
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* XIV Armata (von List).
 
L'obiettivo strategico del Gruppo d'armate Sud era quello di raggiungere rapidamente [[Varsavia]], operando un ampio sfondamento nel settore sud-ovest della linea difensiva polacca. Lì si sarebbe dovuto ricongiungere con il [[Gruppo d'armate Nord]], chiudendo la manovra a tenaglia sulla capitale polacca.<br />
L'offensiva tedesca si svolse con relativa facilità: il [[22 settembre]], a soli ventuno giorni dall’inizio della campagna, le truppe del Gruppo d'armate Sud si iniziarono ad attestare dietro le sponde del [[Bug Occidentale|Bug]] (la linea di demarcazione pattuita con i sovietici nel [[Patto Ribbentrop-Molotov]]); il [[28 settembre]] le ultime truppe che difendevano [[Varsavia]] capitolarono, ponendo fine alle ostilità con la [[Polonia]].
 
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=== Operazione Barbarossa ===
Il Gruppo d’armate Sud venne ricostituito nel quadro della preparazione dell'[[Operazione Barbarossa]]: l'invasione tedesca dell'[[URSS|Unione sovietica]]. Anche in questo caso il comando fu affidato all'esperto [[Gerd von Rundstedt]], da poco nominato [[Feldmaresciallo]] a seguito del ruolo svolto nella [[campagna di Francia]].<br />
Il teatro operativo affidato alle truppe di [[Gerd von Rundstedt|von Rundstedt]] era quello ucraino: spingendosi in profondità a sud delle paludi del [[Pripjat' (fiume)|Pripet]], il Gruppo d’armate Sud avrebbe dovuto occupare il territorio ucraino e [[Kiev]], fino ad attestarsi sulle sponde del [[Dnepr]].<br />
Componevano il gruppo d'armate in questa prima fase:
* I Armata corazzata ([[Paul Ludwig Ewald von Kleist|von Kleist]])
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Mentre nella parte settentrionale e centrale del fronte i tedeschi realizzarono considerevoli (anche se non decisivi) passi in avanti, l'avanzata nel settore meridionale procedette in modo assai più lento.<br />
A causare questo ritardo furono numerosi fattori. Innanzitutto deve essere sottolineato come in quel settore le forze tedesche non godessero di una netta superiorità in termini numerici, soprattutto per quanto riguarda le forze corazzate. Il fatto di disporre di una sola Armata corazzata (la I di [[Paul Ludwig Ewald von Kleist|von Kleist]]), oltretutto, impediva agli attaccanti tedeschi la realizzazione di quelle grandi manovre a tenaglia che invece avevano riscosso così tanti successi nel settore del [[Gruppo d'armate Centro]].<br />
La disposizione strategica del dispositivo offensivo tedesco, inoltre, determinò un costante pericolo per i progressi dell'offensiva. Nel pianificare l'attacco, infatti, l'[[Oberkommando des Heeres|Alto comando tedesco]] aveva preferito concentrare le forze lungo le tre direttrici principali, lasciando deliberatamente scoperti i fianchi delle colonne che sarebbero avanzate in territorio sovietico: ciò permise alle [[Wehrmacht|forze armate tedesche]] di disporre di una maggiore forza d'urto, ma rendeva vulnerabili i fianchi contro i contrattacchi sovietici. A soffrire di questa decisione fu in particolare il Gruppo d'armate Sud, sul cui fianco sinistro si stendevano le paludi del [[Pripjat' (fiume)|Pripet]]: in quell'area si nascosero sapientemente le unità sovietiche (in particolare le divisioni di cavalleria), che lanciarono pericolosi contrattacchi contro le posizioni dalla VI Armata.<br />
Inoltre, la situazione logistica era assai precaria: le vaste pianure ucraine bagnate dalle frequenti piogge si trasformavano in enormi pantani di fango; ciò bloccava a lungo l'avanzata delle truppe e impediva ai mezzi corazzati di agire rapidamente attraverso le linee nemiche.<br />
Nonostante le difficoltà, soprattutto grazie all'abilità dei comandanti tedeschi, il Gruppo d'armate Sud riuscì a raggiungere le sponde del [[Dnepr]] a fine [[agosto]] del [[1941]]. Il [[16 settembre]] [[1941]], grazie alla collaborazione della II Armata corazzata di [[Heinz Guderian]], le truppe del Gruppo d'armate Sud chiusero un'efficacissima manovra a tenaglia alle spalle di [[Kiev]], conquistando la capitale ucraina e riuscendo a fare più di 650.000 prigionieri.<br />
Quando l'offensiva riprese, negli ultimi mesi del [[1941]], le truppe al comando di [[Gerd von Rundstedt|von Rundstedt]] segnarono ulteriori successi, arrivando a toccare le rive del [[Donec|Donetz]] e occupando la [[Crimea]] (eccetto la piazzaforte di [[Sebastopoli]]).
 
=== L'offensiva si sposta a Sud ===
[[File:Bundesarchiv Bild 183-B24543, Hauptquartier Heeresgruppe Süd, Lagebesprechung.jpg|thumb|left|300px|[[Hitler]] in visita al quartier generale del Gruppo d'armate Sud nel giugno del 1942]]
Il fallimento dell'[[Operazione Tifone]], con la mancata conquista di [[Mosca]], e la controffensiva sovietica iniziata del [[dicembre]] [[1941]] portarono [[Hitler]] a ritenere che fosse necessario spostare il baricentro dell'offensiva tedesca verso sud. Questa decisione fu presa in palese contrasto con le indicazioni fino ad allora espresse dall'[[Oberkommando des Heeres|Alto comando tedesco]], che spingeva per riprendere l'offensiva contro [[Mosca]].<br />
A parere del [[Führer]], invece, la nuova priorità strategica era rappresentata dall'impossessarsi il prima possibile del petrolio del [[Caucaso]], per poter continuare senza difficoltà la guerra.<br />
Questo cambio di rotta sul piano strategico fu accompagnato dalla voglia di [[Hitler]] di cercare dei capri espiatori per il sostanziale fallimento degli obiettivi dell'[[Operazione Barbarossa]]: a pagarne le spese fu non solo il Comandante in capo dell'[[Heer|esercito tedesco]], ma anche il comandante del Gruppo d'armate Sud [[Gerd von Rundstedt|von Rundstedt]]. Ormai i rapporti tra il [[Führer]] e il [[Feldmaresciallo]] si erano eccessivamente rovinati, soprattutto a causa del dissenso di quest'ultimo sulla condotta della guerra. Così, il [[1 dicembre]] [[1941]], [[Hitler]] lo rimosse dal comando del gruppo d'armate, nominando in sua vece il [[Feldmaresciallo]] [[Walther von Reichenau]].<br />
Il comando di [[Walther von Reichenau|von Reichenau]], però, fu breve: la morte lo colse il [[16 gennaio]] [[1942]]. Al suo posto fu nominato il [[Feldmaresciallo]] [[Fedor von Bock]], già comandante del [[Gruppo d'armate Centro]].<br />
 
 
Il [[7 maggio]] [[1942]], seguendo le nuove indicazioni di [[Hitler]], il Gruppo d'armate Sud, cui nel frattempo era stata aggregata la II Armata di [[Maximilian von Weichs|von Weichs]], era pronto a riprendere la propria offensiva verso il [[Caucaso]]. Dopo aver fermato [[Seconda battaglia di Kharkov|l'offensiva sovietica verso Kharkov]] nel maggio del [[1942]], il [[1 luglio]] le truppe di [[Erich von Manstein|von Manstein]] riuscirono a conquistare la fortezza di [[Sebastopoli]], mentre il [[23 luglio]] il resto del Gruppo d'armate Sud riuscì a raggiungere le rive del [[Don (fiume russo)|Don]].<br />
Finì a questo punto l'avventura del primo Gruppo d'armate Sud sul fronte sovietico. Quest'unità venne infatti divisa in due tronconi che avrebbero dovuto contemporaneamente conseguire gli obiettivi fissati da [[Hitler]] in questa seconda fase della campagna: il [[Gruppo d'armate A]] avrebbe dovuto puntare sui pozzi del [[Caucaso]]; il [[Gruppo d'armate B]] avrebbe dovuto puntare sulla città simbolo di [[Battaglia di Stalingrado|Stalingrado]].
 
== Dopo Stalingrado ==
Com'è noto, la seconda fase dell'offensiva tedesca sul fronte sovietico si risolse in un completo fallimento. L'esercito tedesco, infatti, non disponeva di forze sufficienti per conseguire contemporaneamente due obiettivi così ambiziosi come quelli fissati da [[Hitler]]. Oltretutto, le unità dei paesi alleati ([[Italia fascista|Italia]], [[Ungheria]] e [[Romania]]) utilizzate per coprire i fianchi dell'avanzata tedesca non si rilevarono allo stesso livello delle truppe che avrebbero dovuto sostituire. Ciò indebolì ulteriormente le già precarie linee tedesche.<br />
Le forze tedesche in rotta furono costrette a riorganizzarsi arretrando di diversi chilometri verso occidente; al [[Feldmaresciallo]] [[Erich von Manstein|von Manstein]] fu affidato il compito di stabilizzare il fronte e, contestualmente, fu assegnato il Comando del ricostituito Gruppo d'armate Sud.<br />
Facevano parte di quest'unità:
* II Armata corazzata SS ([[Paul Hausser|Hausser]])
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La VI Armata di Hollidt ereditava lo stesso nome di quella accerchiata e costretta alla resa a [[Stalingrado]], ma era di nuova costituzione.
 
L'abilità di [[Erich von Manstein|von Manstein]] non solo riuscì a stabilizzare un fronte che dopo la disfatta di [[Battaglia di Stalingrado|Stalingrado]] sembrava ormai prossimo al collasso, ma riuscì anche a realizzare un'offensiva: l'ultima che riscosse un pieno successo sul fronte orientale. Si tratta della [[terza battaglia di Kharkov]], dove le forze tedesche, equipaggiate con i nuovi carri [[Panzer VI Tiger I|Tigre]], riuscirono ad assestare un colpo durissimo ai sovietici, riconquistando la città.<br />
Il successo di Kharkov ridiede speranza e fiducia ai tedeschi che attaccarono nuovamente le difese russe il [[4 luglio]] [[1943]] nel [[Battaglia di Kursk|saliente di Kursk]]. Si trattò della più grande battaglia di carri armati di tutto il secondo conflitto mondiale. Il Gruppo d'armate Sud, in particolare la IV Armata corazzata di Hausser, avrebbe dovuto svolgere il ruolo di braccio destro della tenaglia che avrebbe stretto i sovietici nell'area di [[Kursk]]; tuttavia l'eccessivo tempo perso nei preparativi dell'offensiva permise ai russi di prepararsi e di respingere l'attacco tedesco.<br />
Con il fallimento di quest'ultimo attacco, iniziò una generale controffensiva sovietica, che costrinse le forze tedesche a un vasto ripiegamento. Ancora una volta [[Erich von Manstein|von Manstein]] riuscì a evitare che il suo Gruppo d'armate Sud fosse sbaragliato, assestandolo sulla linea difensiva del [[Dnepr]].
 
 
=== Verso la capitolazione ===
L'offensiva che i sovietici lanciarono in [[Ucraina]] nell'inverno del [[1944]] sbaragliò le difese del [[Gruppo d'armate Centro]] e del Gruppo d'armate Sud. Solo grazie a una brillante ma sanguinosa operazione di sfondamento la I Armata corazzata, circondata dalle forze dell'[[Armata rossa]] riuscì a scappare dalla sacca di Kamenets-Podolsky in cui era stata intrappolata: la maggior parte degli uomini venne tratta in salvo, ma molti mezzi preziosi furono abbandonati o distrutti.<br />
Sotto il peso della pressione sovietica, il fronte sud venne così nuovamente riorganizzato, allo scopo di porre ordine tra le truppe assai provate da lunghi anni di guerra. Il Gruppo d'armate Sud venne nuovamente diviso in due tronconi ([[Gruppo d'armate Nord Ucraina]] e [[Gruppo d'armate Sud Ucraina]]) al comando dei [[Feldmaresciallo|Feldmarescialli]] [[Walther Model]] e [[Ferdinand Schörner]]. [[Erich von Manstein]] fu così allontanato dal comando, anche lui a causa degli insanabili contrasti con [[Hitler]] sulla condotta della guerra.
 
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* VI Armata
* VIII Armata.
La storia di questo ricostituito Gruppo d'armate Sud non fu né lunga, né piena di soddisfazioni militari. Già prima della fine del [[1944]] [[Budapest]] fu circondata dai sovietici. I progressi realizzati dall'[[Armata rossa]] nei [[balcani]], inoltre, rendevano la posizione dell'ala destra del Gruppo d'armate Sud assai fragile.<br />
Durante tutte le ultime fasi delle guerra, il Gruppo d'armate Sud fu costretto a subire altre sconfitte e a ripiegare sempre più verso nord. Dopo la [[Offensiva di Vienna|caduta di Vienna]], il Gruppo d'armate Sud fu rinominato in [[Gruppo d'armate Ostmark]]: i resti di quest'unità furono sconfitti e catturati nel corso dell'[[offensiva di Praga]] del [[maggio]] [[1945]].
 
== Linea di comando ==
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[[da:Heeresgruppe Süd]]
[[de:Heeresgruppe Süd]]
[[el:Ομάδα Στρατιών "Νότος"]]
[[en:Army Group South]]
[[es:Grupo de Ejércitos Sur]]