Adam Gottlob Oehlenschläger: differenze tra le versioni

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È il massimo rappresentante del romanticismo nei paesi scandinavi e uno dei rinnovatori delle letteratura danese.
 
Divenuto celebre con le prime raccolte poetiche giovanili ([[1803]]-[[1805|05]]), intraprese un lungo viaggio, durante il quale conobbe in [[Germania]] [[Johan Wolfgang von Goethe]] e [[Fichte]]. [[Madame de Staël]] (che pertanto era consanguinea di uno scandinavo, essendo moglie del barone [[Erik Magnus de Staël von Holstein]], ambasciatore svedese a [[Parigi]]), in [[Italia]] Thorvaldsen. Il suo poema "I corni d'oro" (1803) è considerato il programma del romanticismo nordico. Le sue numerose opere comprendono liriche, ballate, poemi ([[Helge]], 1814, [[Hrolfr Krake]], 1825), drammi (Baldur il buono, 1808), tragedie (Ugo di Rheinberg, 1819, Amleto, 1846), commedie (La spelonca di Ludlan, 1813), drammi fiabeschi (Il pescatore, 1816), saghe (La saga di Ǿrvarodds, 1841).
 
Dotato di straordinaria vena fantastica, benché ancora legato alla poesia classicista, Oehlenschlager si ispirò alle leggende scandinave e alla storia europea, ma soprattutto riprese la tradizione nordica della celebrazione degli eroi, rielaborandola alla luce di un moralismo d'ispirazione [[Friedrich Schiller|schilleriana]] ed esasperandone le passioni secondo la lezione di William Shakespeare.