Cappella Strozzi di Mantova: differenze tra le versioni

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Gli affreschi di Nardo di Cione sono tra le migliori opere di questo artista e furono commissionati da [[Tommaso di Rossello Strozzi]] in espiazione del peccato di [[usura]]. Ad essi partecipò anche Niccolò di Tommaso. Gli affreschi furono staccati e ricollocati in seguito a restauri. Vi sono raffigurati i regni dei cieli strutturati secondo la ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri|Dante]]. La parete sinistra presenta il ''Paradiso'' (staccato in due porzioni), dove i ritratti di santi si susseguono in continue file parallele, come sospesi l'uno sull'altro. La raffigurazione, per quanto ogni personaggio abbia una propria fisionomia individuale, si risolve in uno schiacciato "tappeto" multicolore, con una meccanica reiterazione delle pose che genera un effetto ritmicamente ipnotico. La parete di fondo presenta il ''Giudizio Universale'', dove si trova anche un ritratto di Dante, mentre nelle vetrate, realizzate sempre su disegno di Nardo, sono raffigurati la ''Madonna col Bambino e San Tommaso d'Aquino''. Le teste nelle vetrate sono frutto di un reintegro moderno. La parete destra presenta l<nowiki>'</nowiki>''Inferno'', di notevole violenza visiva, grazie alla cruda drammaticità delle scene dei dannati. Venne staccato in un unico pezzo, di dimensioni di ben 110 metri quadrati.
 
Negli intradossi dell'arcone di entrata sono dipinti iquattro ''[[Dottori della Chiesa]]'', vale a dire ''Girolamo'', ''Agostino'' (a sinistra), ''Gregorio'' e ''Ambrogio'' (a destra), mentre nei medaglioni della [[volta a crociera]] si trovano ''San Tommaso d'Aquino e le Virtù'', tutti affreschi attribuiti a [[Giovanni del Biondo]].
 
[[Immagine:Santa Maria Novella 4 Orcagna.jpg|thumb|250px|Andrea Orcagna, ''Redentore e santi'', 1357]]