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Iniziò la carriera come tavolario e il suo primo incarico, risalente al [[1663]], fu quello di compiere una verifica dei confini territoriali dell'[[Abbazia Florense]] a [[San Giovanni in Fiore]]. Nel [[1666]] eseguì l'apprezzo di [[Monasterace]] e il successivo anno, in qualità di architetto e con l'aiuto di Lorenzo Ruggiano, censì tutte le concessioni d'acqua dell'Acquedotto della Bolla; l'incarico gli fu affidato dal Tribunale della Fortificazione, Mattonata ed Acqua, la relazione fu corredata con 17 fogli con piante relative al condotto principale e alle derivazioni.
 
Nel successivo decennio si occupò dell'apprezzo dei comuni di [[Vernole]] e [[Montecorice]], nel [[1688]] fu tavolario regio, su commisione del S.R.C.<ref>Sacro Regio Consiglio</ref> compì un esposto delle proprietà della [[Chiesa di Sant'Anna dei Lombardi]] sulla collina di Pizzofalcone. Nel [[1690]], con Ruggiano, svolse diversi incarichi di notevole portata come la misurazione dell'acquedotto del Carmingnano per porre fine una controversa tra il Duca di [[Maddaloni]], il Conte di [[Acerra]] e il ducaDuca di [[Airola]] e apprezzi dei terreni di [[Minturno]], [[Castellonorato]], [[Maranola]], [[Castelnuovo Parano]], [[Coreno Ausonio]], [[Spigno Saturnia]], [[Ausonia (comune)|Ausonia]], [[Castelforte]], [[Suio]], [[Riardo]], [[Fondi]], [[Monte San Biagio]], [[Lenola]], [[Campodimele]], [[Itri]] e [[Sperlonga]]. Fu attivo, in qualità di architetto, presso il cantiere della [[Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone]] per continuare il progetto di [[Cosimo Fanzago]] ma apportandone alcune modifiche sul progetto originario.
 
Tra il [[1691]] e il [[1695]] realizzò le perizie per l'apprezzo dei terreni di [[Carinola]], [[Mondragone]], [[Torella del Sannio]], [[Tito (Italia)|Tito]], [[Calvello]], [[Stigliano]], [[Sant'Arcangelo]], [[Roccanova]], [[Alianello]], [[Aliano]], [[Laviano]], [[Castelgrande]], [[Rapone]], [[Monteverde]] e [[Ripacandida]]. Nel [[1694]] presentò la relazione per il restauro del [[Palazzo Dogana|Palazzo della Dogana]] a [[Foggia]] e il successivo una perizia per lavori da effettuare alla [[Riserva naturale Cratere degli Astroni|Riserva reale degli Astroni]], nel [[1696]] ritornò nuovamente a San Giovanni in Fiore e nel [[1697]], con Ruggiano, preentò una perizia delle opere da realizzare a Castel Sant'Elmo.
 
==Note==
<references/>