Pala della Trasfigurazione: differenze tra le versioni

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==Descrizione e stile==
Lo schema della composizione è importato su due registri paralleli quasi non comunicanti, con la il Cristo che trasfigura entro una [[mandorla (arte)|mandorla]] di luce tra [[cherubino|cherubini]] e [[serafino|serafini]], affiancato dai profeti [[Mosé]] ed [[Elia]], mentre in basso i tre apostoli [[Giovanni evangelista|Giovanni]], [[san Pietro|Pietro]] e [[Giacomo il maggiore|Giacomo]] assistono stupefatti all'apparizione, immersi nel dolcissimo apesaggiopesaggio umbro fatto di colline ed esili alberelli che sfumano in lontananza.
 
Il prototipo di questa composizione su due registroregistri con la mandorla sullo sfondo del cielo era la perduta ''Assunta'' della [[Cappella Sistina]], replicata in numerosissime pale d'altare nei decenni succesivi, pur con soggetti diversi come in questo caso. La divisione in due tronconi qui è particolarmente sottolineata dalla fascia orizzontale di nubi, che taglia la mandorla per evitare una troppa rigidità geometrica, come avviene anche in altre opere, con la cesura magari sul lato superiore.
 
Le opere di quegli anni si contraddistinguono per una maggiore semplicità, con meno personaggi e meno elementi decorativi, facendo dominare piuttosto la ricchezza del colore e la profondità del paesaggio. Le pose sono misurate e piacevoli, importate a ritmi e simmetrie con lievi variazioni (come nelle pose complementari dei due profeti). Nonostante il miracolo, i sentimenti degli apostoli sono estremanente pacati e controllati: più convincente quello di Giacomo a destra, più retorico quello di Giovanni a sinistra.
 
==Bibliografia==