Il garofano rosso (romanzo): differenze tra le versioni
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I motivi conduttori del romanzo e al contempo, come si è detto, le esperienze esistenziali attraverso cui Alessio passa per costruire il suo io "adulto" sono quattro: il confronto con la storia e la politica: e quindi col fascismo; l'amicizia, l'amore e, più sullo sfondo, la famiglia.
A metà circa del romanzo i riferimenti politici, così vivi nella prima parte, si sfocano fino quasi a scomparire del tutto, mentre emerge in primo piano il motivo dell'amore. Tra la prima e la seconda parte si colloca il viaggio i ritorno a casa dopo la sospensione da scuola in seguito allo sciopero. È un viaggio di ritorno all'infanzia, ai suoi riti e giochi, rinfrescati nella memoria di Alessio dai fratelli piccoli, dalla complicità affettuosa con la sorella. Fredde, distanti, del tutto incomunicabili appaiono invece al protagonista le figure del padre e della madre: i silenziosi pranzi nella casa paterna si contrappongono alla felice anarchia, all'allegra rumorosità della pensione a [[Siracusa]], dove Alessio alloggia come studente.
La città
Se la famiglia non addestra alla vita, anche la scuola, con le sue figure di proffessori-macciette, è lontana dal dare ad Alessio le risposte che cerca; anzi costituisce agli occhi del giovane un intralcio nel suo frettoloso cammino di crescita e vale più come teatro di avventurose e scapestrate imprese o di conquiste amorose che come luogo di crescita intellettuale.
Gli esami, le promozioni e le bocciature sono per il giovane Alessio "riti" quasi lontani da lui, che si consumano in una dimensione di irrealtà, distanti come sono dal suo io profondo.
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