Fedecommesso: differenze tra le versioni

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Riscoperto dai [[Glossatori]], il fedecommesso fu largamente impiegato, a partire dal [[XVI secolo]], dalle classi aristocratiche (ma anche borghesi) per mantenere inalterata più a lungo possibile la potenza economica della famiglia, divenenndo così uno degli istituti caratteristici dell'''[[Ancien Régime]]''. In particolare, tale funzione fu svolta dal fedecommesso di famiglia per il quale non solo era caduto il limite giustinianeo delle quattro generazioni, ma si era addirittura riconosciuta la possibilità di costituzione con atto tra vivi oltre che con testamento.
 
Secondo [[Montesquieu]] <ref>[[Esprit de lois]], V. 8-9; XXVI. 6; XXX, 33</ref> il fedecommesso era da considerarsi negativo nel regime aristocratico ma positivo in quello monarchico. Con il diffondersi delle idee [[Illuminismo|illuministiche]], però, l'istituto cominciò ad essere visto come un ostacolo alla libera circolazione dei beni, il che portò a limitazioni all'epoca del cosiddetto [[Dispotismo illuminato]] e alla sua abolizione in Francia nel [[1792]] durante la [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]]. L'abolizione fu confermata dal ''[[Code Napoléon]]'' e, sulla scorta di questo, si diffuse al di fuori dei confini francesi, nonostante una breve reviviscenza durante la [[Restaurazione]]. L'istituto sopravvisse più a lungo nellin alcune parti d'Europa settentrionale: in Germania ed Austria il ''Familienfideikommiss'' fu abolito solo nel [[1938]] e ancor più tardimentre in [[Scandinavia]] (in [[Svezia]], addirittura, ne è rimastorimangono ancora in vita qualcunoalcuni, sebbeneanche nonse nesolo possanofino piùalla esseremorte costituiti didell'attuale nuovi)titolare.
 
Si ritiene che il fedecommesso sia uno dei precursori del ''[[trust]]'', istituto giuridico caratteristico dei paesi di ''[[common law]]'',