Forte San Michele: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Aggiunto wikilink
m - link ridond.
Riga 1:
'''Forte San Michele''', originariamente chiamato ''Werk Kaiserin Elisabeth'' in nome della giovane imperatrice [[Elisabetta di Baviera]], è un [[fortezza|forte]] austriaco di [[Verona]]; voluto dal [[feldmaresciallo]] [[Radetzky]], è stato progettato dal [[maggiore]] [[Conrad Petrasch]], direttore della ''Genie Direction'' di [[Verona]]. Il forte è stato costruito tra il [[1854]] ed il [[1856]]. Sul modello architettonico del forte San Michele, negli anni [[1854]]-[[1861]], venne costruito il Werk VI ([[Forte Ardietti]]) nel campo trincerato della piazzaforte di [[Peschiera]]: questo [[forte]] è ancora perfettamente conservato e visitabile.
 
Il [[forte]] è stato completamente spianato e demolito dopo la [[seconda guerra mondiale]], per ragioni di viabilità e per dare lavoro ai disoccupati.
 
==Struttura==
 
Si tratta di un grande [[Fortezza|forte]] a tracciato poligonale con [[ridotto]] centrale, l'impianto è ottagonale, leggermente schiacciato, con due lati rientranti, a formare il fronte di gola. Il [[forte]] costituiva il cardine autosufficiente del campo trincerato sul fronte orientale, di riva sinistra d'[[Adige]], in sito pianeggiante. Distava 3200 metri da [[Porta Vescovo]] e 500 metri dall'abitato di [[San Michele Extra (quartiere)|San Michele Extra]]. Situato a cavaliere della strada proveniente da [[Vicenza]], la obbligava ad aggirarlo, e la prendeva d'infilata con le sue [[artiglieria|artiglierie]], anche sul rovescio, verso [[San Michele Extra (quartiere)|San Michele Extra]], con le casamatte del fronte di gola. Inoltre, batteva di fronte e di fianco la [[ferrovia Milano-Venezia]]. Incrociava il fuoco con il [[forte Santa Caterina (Verona)|forte Santa Caterina]], sulla riva opposta, e con la batteria provvisoria del [[Castello di Montorio (Verona)|Castello di Montorio]], con la quale si opponeva agli investimenti da oriente. Le sue [[artiglieria|artiglierie]] battevano l'intero giro d'orizzonte; l'azione di fuoco più potente era diretta verso gli opposti versanti del ''colle di Montorio'', le ''Ferrazze'' e la ''collina della Musella'', verso la piana fluviale a sud di [[San Martino Buon Albergo]]. Per la sua posizione, assai avanzata, il [[forte]] verrà integrato nella linea del successivo ingrandimento del campo trincerato.
 
Il grande [ridotto] del [[forte]], a pianta circolare, deriva dalla [[torre]] [[casamatta|casamattata]] cilindrica con [[cortile]] interno. La parte maggiore, in posizione centrale, è parzialmente staccata dal fronte di gola, al centro del quale, verso l'esterno, sporge la parte minore, a formare il [[ridotto]] di gola, con funzione di [[caponiera]]. Le due parti del [[ridotto]] si elevano su un solo piano, con copertura [[terrapieno|terrapienata]], disposta a piattaforma per l'[[artiglieria]]. Anche il piano terra del [[ridotto]] di gola è ordinato per l'[[artiglieria]] in [[casamatta]]; mentre il [[ridotto]] maggiore, contenente i ricoveri per la [[guarnigione]] e due [[polveriera|polveriere]], è provvisto di una galleria perimetrale per [[fuciliere|fucilieri]]. Le riserve d'acqua erano assicurate da quattro [[pozzo|pozzi]]. Il [[terrapieno]], modellato sul poligono d'impianto, è ordinato per le [[artiglieria|artiglierie]] da [[fortezza]], con postazioni a cielo aperto. La scarpata esterna del [[terrapieno]] scende fino al livello del [[fossato|fosso]] asciutto perimetrale, dove è presidiata dal muro distaccato [[Muro alla Carnot|alla Carnot]]. Sui salienti principali del poligono sporgono le [[caponiera|caponiere]] [[casamatta|casamattate]] per il fiancheggiamento del [[fossato]], provviste di [[cannone|cannoniere]] e [[fuciliere]].
 
Due [[poterna|poterne]] mettono in comunicazione il [[piazza|piazzale]] interno del [[forte]] con il [[cammino di ronda]] lungo il muro [[Muro alla Carnot|alla Carnot]], ordinato per [[fuciliere|fucilieri]], e con le tre [[caponiera|caponiere]]. All'esterno, completava l'opera la [[controscarpa (architettura)|controscarpa]] a pendenza naturale, rivestita dal muro aderente solo in corrispondenza delle [[caponiera|caponiere]].
 
Provenendo da [[Verona]], superata la chiesa sanmicheliana della Madonna di Campagna, si presentava una architettura orizzontale, adattata al profilo pianeggiante. Al [[forte]] si accedeva attraverso due portali ad arco, preceduti da [[ponte#Ponte levatoio|ponte levatoio]], inseriti simmetricamente nel fronte di gola, accanto al ridotto. Come il [[forte Chievo]], infatti, è da osservare quale modello di [[architettura]] militare absburgica, per le future fortificazioni di [[Verona]] e dell'[[Impero austriaco]]. È ragguardevole la perfezione geometrica dell'impianto planimetrico, la sua [[simmetria]], la combinazione di tracciati circolari e poligonali, nonché la complessa e razionale articolazione delle parti in un'opera di assoluta unità spaziale. A [[Verona]], è l'ultima prova del talento architettonico di [[Conrad Petrasch]].
 
==Armamento==