Dimostrazione matematica: differenze tra le versioni

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Una '''dimostrazione matematica''' è un processo di deduzione che, partendo da premesse assunte come valide (''ipotesi'') o da proposizioni dimostrate in virtù di queste premesse, determina la necessaria validità di una nuova proposizione in virtù della (sola) coerenza formale del ragionamento.
Una '''dimostrazione matematica''' è un procedimento che attraverso una sequenza di passaggi logici, costruzioni grafiche e calcoli algebrici conduce
alla conclusione che una certa affermazione matematica è vera o è conseguenza di fatti assunti come assiomi.
 
Il termine "dimostrare" deriva dal latino ''demonstrare'', composto dalla radice ''de-'' (argomentodi valore intensivo) e da ''monstrare'' ("mostrare", "far vedere"), da cui il significato di ''mostrare a tutti'' quella che viene considerata una verità. In [[matematica]], però, portareil allaconcetto
viene appunto specializzato, e una dimostrazione ha una formulazione molto precisa: occorreper dimostrare una un'affermazione (la '''tesi'''), aoccorre partire da
conoscenza palese di tutti), da cui il significato di "mostrare a tutti" quella che viene considerata una verità. In [[matematica]], però, il concetto
una o più affermazioni considerate vere (le ''ipotesi''), usando un insieme ben definito di derivazioni [[logica formale|logiche formali]]. In pratica, la catena di passaggi formali viene spesso in larga parte sottintesa, in modo da ridurre l'estensione della dimostrazione scritta ed evitare di appesantirla con puntualizzazioni considerate evidenti e immediate<ref>Questo può valere specialmente nello svolgimento di operazioni algebriche. Ad esempio, nella risoluzione di un'[[equazione polinomiale]] di secondo grado, si usa omettere gli algoritmi adoperati per trovare le radici del polinomio (ossia, se <math>ax^2+bx+c=0</math>, allora <math>x_{1,2}=\frac{-b\pm\sqrt{b^2-4ac}}{2a}</math>), così come la loro dimostrazione.</ref>; tuttavia, in linea teorica, questo processo deduttivo può sempre essere applicato nelle dimostrazioni di natura matematica.
viene appunto specializzato, e una dimostrazione ha una formulazione molto precisa: occorre dimostrare una affermazione (la '''tesi''') a partire da
una o più affermazioni considerate vere (le ''ipotesi''), usando un insieme ben definito di derivazioni logiche formali. In pratica il passaggio
formale viene generalmente rilassato, per evitare di impiegare una pagina per dimostrare che 2+2=4; però è implicito che possa sempre essere utilizzato
in teoria.
 
La dimostrazione matematica è generalmente '''deduttiva'''; da ipotesi generali si giunge a una veritàtesi particolare. Esiste anche la dimostrazione
'''induttiva'''; a differenza dell'uso comune del termine, che fa giungere ad una verità generale partendo da elementi particolari, la dimostrazione
matematica induttiva deve essere presa come assioma, ad esempio nella formulazione di [[assiomi di Peano|Peano]].
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Un'altra caratterizzazione delle dimostrazioni matematiche distingue una dimostrazione '''diretta''', nella quale viene effettivamente dimostrata la
tesi, dalla dimostrazione '''indiretta''' nella quale la tesi si suppone vera e si deve giungere alla ipotesi tramite passaggi logici o '''per assurdo''', nella quale si suppone che la tesi non sia vera e si giunge a una contraddizione. Questo secondo tipo di dimostrazione, che si appoggia al
[[principio del terzo escluso]] e nonsul quale si basano un gran numero di teoremi matematici<ref>Un esempio fra molti è ovviamentecostituito, costruttivoin [[analisi matematica]], dalla dimostrazione dell'[[numero irrazionale#Irrazionalità della radice quadrata di 2|irrazionalità della radice quadrata di due]].</ref>, non è però considerato valido dalla scuola intuizionista fondata da [[Luitzen Brouwer|Brouwer]].
 
== Tecniche dimostrative ==
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* [[Come volevasi dimostrare]]
* [[Sistema formale]]
 
== Note ==
<references/>
{{Portale|matematica}}
[[Categoria:Dimostrazioni matematiche| ]]