San Ludovico di Tolosa (Donatello): differenze tra le versioni

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L'opera, che segnò il debutto di Donatello alla fusione del bronzo, venne commissionata dalla [[Parte Guelfa]] per il proprio tabernacolo nella [[chiesa di Orsanmichele]], posto al centro del lato principale lungo [[via de' Calzaiuoli]]. Alla creazione della nicchia partecipò, secondo la testimonianza di [[Vasari]], anche [[Michelozzo]]. La scelta del santo angioino, santificato nel [[1317]], era legata al suo rifiuto della corona in favore di una vita religiosa e assoggettata al papato, le stesse idee di cui erano fautori i [[guelfi]], che avevano sostenuto il partito papale durante la [[lotta per le investiture]] e nelle vicende successive.
 
I lavori alla statua furono terminatiterminarono nel [[1425]], ma nel [[1459]], vivo ancora Donatello, venne rimossa poiché il tabernacolo era stato venduto al [[Tribunale della Mercanzia]] che, solo negli anni settanta del Quattrocento, vi fece collocare il gruppo dell<nowiki>'</nowiki>''[[Incredulità di San Tommaso (Verrocchio)|Incredulità di San Tommaso]]'' del [[Verrocchio]].
 
La statua finì allora alla [[basilica di Santa Croce]], dove per secoli decorò la facciata da una nicchia centrale, essendo la devozione del santo particolarmente sentita nella chiesa, che era stata da lui visitata quando era in vita. Con la creazione della facciata ottocentesca l'opera venne trasferita in deposito e poi nel museo dove si trova tutt'ora.