La '''legge dell'indipendente mobilità degli ioni''', dedotta da [[Friedrich Kohlrausch|Friedrich Wilhelm Georg Kohlrausch]] nel 1874, permette di calcolare la [[conduttività ionica equivalente]] limite di [[elettrolita|elettroliti]] deboli e forti sulla base del presupposto che a diluizione infinita (condizione ideale) le conduttività equivalenti non risentono dell'effetto di interazione degli [[ione|ioni]] presenti in [[soluzione (chimica)|soluzione]]. Ciò è imputabile all'elevata distanza reciproca alla quale si trovano gli ioni, condizione che permette loro di non rimanere "invischiati" a causa di interazioni elettrostatiche di tipo [[forza di Coulomb|coulombiano]].