Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore (Roma): differenze tra le versioni

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Ferdinando III di Castiglia ==XIII secolo; facciata attuale == Luca Carimini
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La chiesa, il cui interno è visibilmente recente, ha invece una storia antica.
Il primo edificio fu eretto nel [[XIIXIII secolo]] nell'area dello [[Stadio di Domiziano]], sacro alla tradizione cristiana per la memoria dei martiri che vi avevano trovato la morte, per volontà dell'infante Enrico, figlio del re di [[Castiglia]] [[Ferdinando III di Castiglia|Ferdinando III]], e intitolato al protettore della [[Reconquista]], [[Giacomo il Maggiore|Santiago]], prendendo il nome di '''San Giacomo degli Spagnuoli'''.
 
Nel [[1440]] il canonico della cattedrale di [[Siviglia]] don Alfonso de Paradinas fece interamente ricostruire l'edificio a proprie spese affidando i lavori a [[Bernardo Rossellino]] - alcon quale si deve launa bella facciata attuale - e, morendo, legò il proprio patrimonio alla chiesa.
 
Erano quelli, a Roma, i decenni della potenza dei papi spagnoli. [[Alessandro VI]] Borgia ordinò nuovi lavori di ampliamento, fece allargare una piazza di fronte all'ingresso (che era allora su Via della Sapienza) e trasferì negli edifici annessi gli ospizi per i pellegrini spagnoli che l'infante Enrico aveva fondato, uno presso il [[Campidoglio]] e l'altro lì vicino, in via di Santa Chiara.