Enrico Celio: differenze tra le versioni

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Figlio di Emilio, [[ispettore]] [[scuola|scolastico]], e di Maria nata Danzi. Frequentò il [[ginnasio]] dei [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiani]] a [[Balerna]] e conseguì la maturità liceale presso i [[gesuiti]] a [[Milano]]. Conseguì la [[laurea]] in lettere e [[filosofia]] all'[[università di Friburgo]] nel [[1915]]. Dal [[1916]] al [[1921]] fu [[giornalista]] e poi direttore del [[giornale]] del [[partito conservatore]] [[Ticino|ticinese]] [[Popolo e Libertà]]. Nel [[1921]] riprese gli studi in [[giurisprudenza]] a [[Friburgo (Svizzera)|Friburgo]], conseguendo la licenza di [[avvocato]]. Fu membro del [[Gran Consiglio]] ticinese nelle file del [[Partito Popolare Democratico (Svizzera)|partito conservatore]] dal [[1913]] al [[1932]].
 
Fu eletto al [[Consiglio nazionale (Svizzera)|Consiglio nazionale]] nel [[1924]] dal [[1927]] al [[1928]] e nel 1932. Nel 1932 successe a [[Giuseppe Cattori]] nel [[Consiglio di Stato]] ticinese dove prese la guida del dipartimento della pubblica educazione e di giustizia e polizia. Nel febbraio del [[1940]] fu eletto [[Consiglio federale (Svizzera)|consigliere federale]] in sostituzione di [[Giuseppe Motta]] dove resse per dieci anni il [[Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni|dipartimento federale delle poste e delle ferrovie]]. Fu in due occasioni [[Presidente della Confederazione Elvetica]] nel [[1943]] e nel [[1948]].