Badi' al-Zaman al-Hamadhani: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Hamadhani nacque e venne educato ad [[Hamedan]], l'antica capitale di [[Medi]] e [[Persiani]] nota nell'antichità come [[Ecbatana]], in quello che è oggi l'[[Iran]]. Nel 990 si recò a [[Gorgan]], dove rimase circa due anni; quindi si trasferì [[Nishapur]], dove rivaleggiò e superò il dotto [[Muhammad ibn Musa al-Khwarizmi|Khwarizmi]]. Dopo aver viaggiato fra [[Khorasan]] e Sijistan (moderno [[Sistan]]), si stabilì ad [[Herat]] sotto la protezione del visir di Mahmud, il sultano [[Ghaznevid]]. Qui morì all'età di quarant'anni. Era famoso per una memoria straordinaria e per la scorrevolezza del suo discorso, così come per la purezza della sua lingua. Fu uno dei primi a rinnovare l'uso della [[prosa]] [[rima (linguistica)|rimata]], sia in lettere sia in ''[[maqama]]'', cosa che era stata vietata dal [[profeta]] [[Maometto]].
 
Le sue lettere vennero pubblicate a [[Costantinopoli]] (1881), e poi con un commento a [[Beirut]] (1890); i suoi ''maqama'' a Costantinopoli, e poi con un commento a Beirut (1889). Una buona idea di queste ultime può essere ottenuto a partire dall'edizione di [[Silvestre de Sacy]] di sei dei maqama con traduzione in [[lingua francese|francese]] e note nella sua ''Arabe Chrestomathie'', vol. III. (2a ed., Paris, 1827). Un esemplare delle lettere è tradotto in tedesco da A. von Kremers, ''Culturgeschichte des Orientale'', II. pag 470 e seguenti.