Giovanna Caleffi: differenze tra le versioni

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=== Ritorno in Italia ===
Gli anni successivi sono gli anni degli articoli e delle iniziative a ricordo di [[Camillo Berneri]]. Nel 1940 la Francia capitola in brevissimo tempo di fronte ai Germanici, che occupano direttamente la parte settentrionale e occidentale del paese, mentre concedono al governo collaborazionista di [[governo di Vichy|Vichy]] di amministareamministrare, sotto la propria tutela, la parte centro-meridionale. I fascisti possono finalmente occuparsi dei furiusciti antifascisti rifugiatisi in Francia: Giovannina viene incarcerata per tre mesi nella prigione de ''La Santé'', per poi, nel febbraio del 1941 essere trasferita in Austria. Dopo alcuni mesi di carcere, e a seguito di ripetuti spostamenti, viene deportata in Germania dove rimane in prigione per cinque mesi. Dopo altri trasferimenti in varie carceri tedesche, è condotta nuovamente in [[Austria]] per essere consegnata ai [[fascisti]]: instradata in Italia, viene successivamente condannata ad un anno di confino a [[Lacedonia]] con l'accusa di aver svolto attività sovversive all'estero contro il regime. Scontato il confino, l'anarchica fa perdere le sue tracce nel meridione d'Italia e ritorna a [[Gualtieri]], ma, per timore che possa riprendere i contatti con la rete di anarchici e antifascisti (già attivi nella [[resistenza francese]]), le autorità non le concedono il passaporto per la Francia. A Gualtieri ritrova Cesare Zaccaria, amico di vecchia data della famiglia Berneri-Caleffi, e va a vivere con lui. Nel frattempo sopraggiunge il [[25 luglio]] [[1943]] e la caduta del [[fascismo]] .
 
===Gli ultimi anni di guerra e i primi del dopoguerra===