Giardini Shalimar (Srinagar): differenze tra le versioni

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La disposizione dei Giardini Shalimar di Srinagar molto deve ad una tipologia organizzativa dei [[giardini islamici]] conosciuta in [[Persia]] come [[Chahar bagh]]. Il giardino in chahar bagh prevede però una pianta quadrata su terreno pianeggiante, con quattro bracci corrispondenti agli assi che si diramano da un elemento centrale, quale ad esempio una fontana: tale assetto non era però pedissequamente replicabile nelle zone collinose della valle del Kashmir. Fu quindi necessario modificare lo schema originario per renderlo consono alle caratteristiche collinari del terreno ed alla presenza di una fonte che persmise di far scendere per gravità l'acqua dai punti più elevati verso i giardini in progetto. Di conseguenza, furono anche effettuate modifiche al sito originale, portando a correre il canale principale in maniera assiale attraverso il giardino, dal punto più elevato fino alla quota del lago. Questo canale, noto come Shah Nahar rappresenta dunque l'asse fondamentale del giardino e corre attraverso tre terrazze: il layout così ottenuto ha stirato gli originari quattro bracci di egual lunghezza del chahar bagh per ottenere una pianta rettangolare.<ref name=Bagh/>
 
I giardini, secondo la loro disposizione definitiva, si estendono su un'area di 12.4 ettari (31 acri), con un asse maggiore di 587 metri ed una larghezza di 251. Tre sono le terrazze che li compongono, dotate di fontane e allineamenti studiati di [[Platanus orientalis|platani orientali]]. Lo Shah Nahar rappresenza il principale canale di approvigionamentoapprovvigionamento delle terrazze, ognuna delle quali riveste uno specifico ruolo.<ref name=Bagh/>
 
Il giardino era collegato al lago atraverso un canale lungo circa un chilometro e mezzo e largo 11 metri che correva attraverso una palude. Boschetti di salice e terrazze coltivate a riso lambivano le rive del lago, larghi sentieri affiancavano le lunghe file di platani che costeggiavano lo specchio d'acqua. Il giardino era dotato inoltre di passerelle pedonali costeggiate da corsi di pioppi piantati ad intervalli di circa un metro.<ref name=Stuart/>