Scuola di Gaza: differenze tra le versioni

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Compone delle esercitazioni scolastiche, quindi delle descrizioni. Di lui resta un epistolario di centosessantotto lettere. scarsamente ricordato.
 
L'opera sua più nota è il panegirico all'imperatore [[Anastasio I di Bisanzio|Anastasio I]], composto per l'arrivo di questi a Gaza tra il 512 e il 513, quando il sovrano assistette all'inaugurazione di una statua a lui dedicata. D'obbligo era, nell'ambito della retorica, il paragone tra l'imperatore presente con i grandi del passato, Ciro, Alessandro, Agesilao.
 
Importante di Procopio è quindi la sua esegesi biblica, suddivisa nei vari commenti, all'Ottateuco, ai Libri dei Re, di Isaia, al Cantico dei Cantici. Si tratta, più che di una nuova elaborazione, di un vasta esposizione-repertorio delle interpretazioni dei Padri riconosciuti dall'ortodossia e al rapporto con i dogmi sanciti dai concili. Pertanto si tratta di un'opera riferibile ad un periodo di transizione, quando era venuta meno l'interpretazione del testo e si tendeva già a partire dal dogma acquisito. Questo punto costituisce anche la premessa per l'opera di Severo da Antiochia. L'opera è inoltre importante per gli sviluppi della letteratura bizantina in quanto inaugura la forma detta delle "catene", ripresa in tutto l'arco della successiva storia della letteratura bizantina. Queste catene sottintendono, una volta data per certa la rinuncia all'interpretazione autonoma, alla capacità di intercorrelare la lunghissima serie di spiegazioni precedenti. Fu una forma che acquistò sempre maggiore spazio, sino ad essere poi codificata dal diciannovesimo concilio del 692.