Luigi Repossi: differenze tra le versioni

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Tornato in libertà, si stabilì a Milano dove, eludendo il controllo poliziesco e quello, altrettanto poliziesco, del [[PCI]], riuscì a stabilire contatti con [[Bruno Fortichiari]], [[Mario Lanfranchi]] e [[Giusto Della Lucia]], con i quali scrisse e diffuse documenti firmati inizialmente “Gruppo Comunista” e poi “Sinistra Comunista”. All'inizio della [[Seconda guerra mondiale]], fu internato a Istonio (oggi [[Vasto]], in [[provincia di Chieti]]).
 
==DopoNel la guerradopoguerra==
Dopo l'[[8 settembre]] [[1943]], insieme a [[Bruno Fortichiari]] chiese di essere riammesso nel [[PCI]], ma la sua domanda non fu accolta. Si iscrisse allo [[PSI]], che, dopo la [[Liberazione]], rappresentò nella Commissione lavoro e previdenza sociale, in seno alla [[Consulta Nazionale]]. Negli anni del dopoguerra, oltre a svolgere attività nella [[Camera del Lavoro di Milano]], pubblicò alcuni saggi sul movimento sindacale italiano. Malgrado questi impegni, fu politicamente emarginato e costretto a trascorrere i suoi ultimi anni in condizioni di grande indigenza, confortato solo dall’amicizia dei vecchi compagni.