Azio: differenze tra le versioni

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==Storia==
'''Azio''' apparteneva ai coloni [[Corinzi]] di Anactorium, che probabilmente istituirono il culto di Apollo e i giochi di Actia; nel III secolo a.C. cadde nelle mani degli [[Acarnaniani]], che in seguito tennero qui i loro sinodi. Actium è famosa come il luogo della vittoria decisiva di [[Cesare Ottaviano]], in seguito imperatore [[Augusto]] su [[Marco Antonio]] ([[2 settembre]], [[31 a.C.]]). La battaglia decise la questione del dominio universale. Ottaviano era padrone dell'Occidente e Antonio dell'Oriente. I loro eserciti erano accampati sulle due sponde della baia di Ambracia: Ottaviano aveva 80.000 fanti, 12.000 cavalieri e 260 navi da guerra; Antonio disponeva di 100.000 fanti, 12.000 cavalieri e 220 navi. Le navi di Antonio erano armate di [[catapulte]], ma erano pesanti e ingombranti; quelle di Ottaviano erano piccole, ma più veloci. [[Cleopatra]] offrì 60 navi di rinforzo ad Antonio e fu proprio su istigazione della regina, e contro il parere dei propri ufficiali più esperti, che egli ingaggiò la battaglia navale contro Ottaviano. L'ammiraglio di Ottaviano, [[Agrippa]], quando lo scontro durava già da diverse ore senza esito decisivo, effettuò una rapida manovra e Cleopatra si diede alla fuga con le sue galee. Il voluttuoso Antonio non poté trattenersi dal seguirla con alcune navi. Abbandonata dal proprio comandante, la flotta si arrese, e altrettanto fece l'esercito dopo aver atteso per sette giorni il suo ritorno. Egli era fuggito con la sua amante in Egitto. Per celebrare la vittoria il conquistatore Ottaviano abbellì il tempio di [[Apollo]] che sorgeva ad Azio e fondò [[Nicopolis]] (città della vittoria) sulla sponda settentrionale del golfo.
 
==Altro==