Chiesa di Santa Maria Vetere (Andria): differenze tra le versioni

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La '''chiesa di Santa Maria Vetere''' è una [[Chiesa (architettura)|chiesa]] di [[Andria]] in [[provincia di Barletta-Andria-Trani]], la chiesa fu ampliata grazie al Duca di Andria [[Francesco II Del Balzo]] nella seconda metà del XV secolo, e fu una delle poche, oppure l’unica Chiesa in Andria ad non essere sconsacrata a seguito delladel leggedecreto n°448 di [[Gioacchino Murat]] nel [[1809]], oggi essa è affidata ai [[frati minori francescani]].
 
==='''Descrizione della Chiesa'''===
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==='''Lapidi ed Epigrafi'''===
Dopo l’ultimo restauro nel [[1991]], durante il quale è stata rifatta la pavimentazione, le lapidi ed epigrafi sono state asportate, collocandole in un vano adiacente alla Chiesa (Museo).
 
===Il convento===
Nella città di Andria, a pochi anni dalla morte del frate Francesco, furono eretti due conventi: uno per i [[Ordine dei Frati Minori Conventuali|Minori Conventuali]], e l’altro per i [[Ordine dei Frati Minori|Minori Osservanti]]. Posto fuori dalle antiche mura, attiguo all’omonima chiesa, il convento dei frati Minori Osservanti fu eretto, secondo la tradizione, sotto gli [[Federico II del Sacro Romano Impero|Svevi]].
Riferimenti chiari dell’esistenza di questo monastero compaiono nel ''testamento'' di [[Francesco I Del Balzo]] ([[1420]]), in cui i frati minori risultarono legatari perché destinatari di '''onde sei pro una vice tantum''', e della ''Bolla di concessione inviata dal [[Papa Eugenio IV]]'' nel [[1438]], questa Bolla papale è stata conferma della fondazione del convento dei Minori Osservanti in Andria, presso la Chiesa di Santa Maria Vetere, c'è anche l'evento che proverebbe l'esistenza del convento già nel [[1398]], in cui morì in ''odore di Santità'' e vi fu seppellito in un certo ''frate Onorato'' sacerdote, ciò testimonia che il convento sicuramente era funzionante già dal XV secolo, il convento nel corso degli anni godette costantemente dei sovvenzionamenti dell’ [[Universitas]] (ovvero Comune) di Andria, e delle offerte dei privati benefattori.
Esso era uno dei più importanti della Provincia Monastica di [[San Nicola di Bari|San Nicola]], dove faceva dimora il ''Ministro Provinciale'', questi nelle processioni prendeva il posto più onorifico di quello dei conventuali, in quel tempo fungeva da Vicario Provinciale un certo frate ''Antonio da Andria'', di cui fa menzione il [[Luca Wadding]] negli ''Annali dei Frati Minori'' dell'anno [[1438]] (Annales Minorum).
Tra i contributi più preziosi spicca quello della nobildonna [[Anna de Salzedo]], sorella del governatore di Andria, ''Giorgio'', la quale alla sua morte, avvenuta nel [[1583]], lasciò al convento una ingente eredità, secondo uno storico locale, il ''Merra'', il monastero fu sede di una scuola di teologia e di un ospedale per infermi, ma in seguito la scuola di teologia venne trasferita prima a [[Lecce]] poi a [[Barletta]], infine vi fece ritorno a S. Maria Vetere nel [[1778]], mentre l'ospedale trovò definitiva dimora a [[Bari]], sempre secondo il Merra, colloca alla seconda metà del XVI sec. il chiostro quadrato con ventotto colonne in pietra.
Nell'assedio di Andria del 23 Marzo 1799, ad opera delle milizie repubblicane francesi, solo i frati Minori Osservanti, per Divina Provvidenza, furono risparmiati, pochi anni dopo il decreto n°448 di Giocchino Murat, inizia la soppressione degli ordini religiosi nel [[Regno di Napoli]],e fra questi vi era anche il convento di Santa Maria Vetere, grazie al nobile e tempestivo intervento del ''Capitano del Genio di Andria'' [[Carlo de Vito Piscitelli]], il convento di Santa Maria Vetere uscì indenne da questo decreto, ma al contrario parecchi anni dopo il Convento di Santa Maria Vetere con il decreto del [[1 Luglio]] [[1866]] il quale, chiudeva tutti i chioschi di [[Italia]], ai frati venne sottratto il convento.
L'amministrazione municipale di Andria, grazie ad uno dei suoi consiglieri, ''Salvatore Savarese'', vi realizzo una [[Casa di riposo|asilo senile]], per ''Opera di padre [[Vincenzo Savarese]]'' della [[Congregazione di Gesù Sacerdote|Congregazione di Gesù]], tale asilo senile inseguito venne affidato alle [[Suore dei Poveri di San Francesco|Piccole Suore dei Poveri]], che nè presero possesso nel [[Febbraio]] del 1866 e ressero [[Casa di riposo|l'ospizio]] fino al [[1938]], negli anni tra il [[1874]] ed il [[1875]], fu rimaneggiato su disegno di [[Federico Santacroce]], alle Piccole Suore si sostituirono in quell'anno le Suore Serve dei Poveri o [[Missionari Servi dei Poveri|Suore Bocconiste]]) che tutt’oggi è ancor oggi affidato il convento, sede di una [[casa di riposo]] per anziani.
La parte più antica è il chiostro: il muro che lo delimita sulla sinistra, rispetto alla porta d'ingresso vicino all'entrata della chiesa, è addossato alla parete laterale destra della chiesa stessa, il chiostro si compone di sette archi a sesto acuto per lato ed ha volte a crociera intonacate; sulle pareti, nelle lunette, si notano affreschi, di rozza fattura, ispirati alla vita di ''S. Francesco''; nei medaglioni tra le lunette, sono ritratti Santi e Sante dell'ordine francescano, al centro, tra quattro colonne in pietra, vi è una cisterna.
La struttura originaria del convento è stata sottoposta a numerosi interventi di ampliamento e trasformazione nel corso del tempo, che l'hanno profondamente modificata fino a cancellarla quasi del tutto, prima ancora che fosse presente un [[cimitero]] ad Andria, molti [[nobili]] della città furono sepolti nel convento, come ''Anna De Salsedo'', nobildonna vissuta nella prima metà del XVI secolo la quale sostenne economicamente, quasi tutte le spese necessarie per realizzare gli interni della chiesa.