Franklin J. Schaffner: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Franklin James Schaffner nasce in Giappone da un missionario anglicano. Muove i suoi primi passi nella televisione dirigendo in modo innovativo, cioè con camera in movimento e non statica come si usava allora, alcuni show televisivi come ''[[Studio One in Hollywood]]'', ''[[Playhouse 90]]'' e altri. Negli anni '60 viene contattato dal futuro presidente [[John F. Kennedy]] e dal 1961 al 1963 è il suo consulente per le apparizioni televisive, negli stessi anni porta a teatro ''[[Advise and consent]]'' dal libro di [[Allen Drury]], che era stato portato al cinema pochi anni prima.
Nel 1964 gira ''[[L'amaro sapore del potere]]'' un film sui retroscena politici delle elezioni presidenziali. Del
Il 1968suo èprimo invecegrande successo è ''[[Il pianeta delle scimmie (film 1968)|Il pianeta delle scimmie]]'' del 1968, leggendario film di fantascienza, innovativo e molto poco consolatorio, di tale impatto da giustificare quattro seguiti, una serie televisiva ed un ''remake'' del 2001, diretto da [[Tim Burton]].
Due anni dopo bissa nuovamente il successo di pubblico e critica con ''[[Patton, generale d'acciaio]]'' biografia non agiografica suldel leggendario generale che condusse molte battaglie contro l'esercito tedesco. Nel 1978 gira il film fantastico [[I ragazzi venuti dal Brasile]] che racconta di un cacciatore di nazisti che trova il dottor Mengele ancora avvezzo alle sue vecchie abitudini e candidato al [[Saturn Award]].
Altrettanto fortunato risulta il film successivo, ''[[Papillon (film)|Papillon]]'', angosciosa trasposizione filmica del ''best seller'' omonimo.
Fu invece un insuccesso di pubblico e critica la successiva opera diretta da Schaffner, ''[[Isole nella corrente]]'', tratta dal romanzo postumo omonimo di [[Ernest Hemingway]].
Nel 1978 torna al cinema di genere fantastico e thriller, dirigendo ''[[I ragazzi venuti dal Brasile]]'', dall'omonimo romanzo di [[Ira Levin]], che contrappone un caparbio cacciatore di nazisti interpretato da [[Laurence Oliver]] e il famigerato dottor [[Mengele]], interpretato da [[Gregory Peck]], sfuggito al crollo del Nazismo e ancora dedito alle sue turpi sperimentazioni.
Nel 1989, anno della morte, si ritira dalle scene.
Ha vinto il premio [[Oscar al miglior regista]] nel [[1971]] per la direzione di ''[[Patton, generale d'acciaio]]''.