Musaf: differenze tra le versioni

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La preghiera di Musaf viene ripetuta, con testo molto simile a quello della prima dizione, immediatamente dopo il termine di questa. La prima dizione è recitata, a bassa voce, da tutti i fedeli, mentre la seconda è recitata dall'ufficiante con la partecipazione dei fedeli.
 
=== La ripetizione di Musaf con la KedushàQedushah ===
 
La ripetizione comprende alcuni passi non presenti nella recitazione personale quali appunto la [[KedushàQedushah]] e la [[Benedizione sacerdotale]]. Nella ripetizione che, come detto, è recitata dall'ufficiante, vi sono alcune differenze rispetto alla recitazione personale. Più precisamente vi è l'aggiunta di due benedizioni e una differenza nella recitazione del ''Modim'', una sezione che è un indirizzo all'Onnipotente da parte della comunità.
La prima benedizione è in realtà una gratificazione dell'Onnipotente detta ''KedushàQedushah Rabbà'', (grande santificazione), in cui l'ufficiante tesse le lodi e i fedeli rispondono ''Santo, Santo, Santo è il Signore degli eserciti, la terra è piena della Sua santità'', poi ''benedetta la Gloria del Signore da dove risiede'' quindi un versetto che è l'essenza dell'ebraismo : ''ascolta, Israele, il Signore è Dio nostro, il Signore è uno'' e infine una sorta di risposta : ''Io sono il Signore Dio vostro''.
I fedeli recitano quindi il ''Modim derabbanan'' (Modim dei sapienti) ed infine ricevono la ''Birkhat Cohanim'' (benedizione dei sacerdoti), impartita dal [[Sommo Sacerdote]] all'epoca del Tempio, oggi dai discendenti di [[Aronne]] ( appunto i "cohanim"), dal [[Rabbino]] o dall'ufficiante in caso di assenza dei cohanim: ''ti benedica il Signore e ti custodisca''; ''faccia risplendere il Signore il Suo volto a te, e ti abbia in grazia''; ''rivolga il Signore il Suo volto a te, e ti conceda pace''.