Angelo Cambiaso: differenze tra le versioni
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Dapprima nominato cappellano di una comunità di religiose, divenne poi parroco di Bavari, di Murta e, successivamente, dell'importante parrocchia di Arenzano; sensibile verso l'incipiente dottrina sociale della Chiesa, proposta dal magistero dell'allora pontefice Leone XIII, ad Arenzano, durante una controversia tra i padroni dei pescherecci ed i pescatori, difese le ragioni dei più poveri di quest'ultimi, vedendosi bruciato per rappresaglia il calesse.
Nominato canonico
Nel 1918, travisando il senso religioso e spirituale delle sue parole, scritte in una lettera pastorale, fu processato (primo vescovo dopo l'unità d'Italia) per 'disfattismo' in tempo di guerra; assolto dall'accusa, gli fu poi conferita una medaglia per meriti di guerra.
Nel 1924 diede inizio alla costruzione del nuovo seminario diocesano, sul lungomare di Albenga e, dopo, promosse un'intera generazione nuova di docenti che innalzarono il livello qualitativo degli studi liceali (aperti agli alunni esterni della città) e filosofico-teologici dei futuri sacerdoti.
Durante la seconda guerra mondiale fu apertamente ed intensamente proteso alla salvaguardia delle popolazioni, evitando anche fucilazioni e rappresaglie dalle opposte fazioni in lotta.
Morì ad Albenga il 6 gennaio 1946 e fu sepolto nella cappella del seminario da lui edificato. | |||