Fotocamera a telemetro: differenze tra le versioni
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Una delle primissime macchine con un telemetro fu la ''N°3 Autographic Kodak Special'', costruita dalla [[Kodak]] nei primi del '900, e consisteva in una fotocamera ''folding rollfilm'' con un rudimentale telemetro sottostante la piastra porta obiettivo<ref>''Kodaks cameras, The first hundred years'', pag.84</ref>, seguita dalla [[Contax]] I del [[1932]], progettata fra gli altri dal direttore tecnico della [[Carl Zeiss (azienda)|Zeiss Ikon]], il dottor [[Heinz Kuppelbender]], inventore del [[telemetro]] e dell'innesto a baionetta.
Da allora diverse fotocamere, professionali e non, hanno utilizzato questo sistema per la messa a fuoco.
Fra le italiane, ricordiamo la [[
== Tecnica ==
[[
Il funzionamento è basato sulla sincronizzazione tra l'angolazione del [[prisma]] ottico del [[telemetro]] ed il meccanismo di messa a fuoco dell'[[obiettivo fotografico|obiettivo]]. In pratica, guardando attraverso il mirino del telemetro, il fotografo vede il soggetto "sdoppiato". Agendo sulla regolazione della messa a fuoco, le due immagini si allontaneranno o si avvicineranno, fino a sovrapporsi. A quel punto il soggetto risulterà perfettamente a fuoco. Questo meccanismo è stato in uso per anni fino all'avvento delle [[reflex]], anche se alcuni fotografi continuano a preferire in determinate circostanze l'utilizzo del telemetro, per esempio quando vogliono evitare i seppur minimi effetti causati dal movimento dello specchio di una reflex.
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=category:Rangefinder cameras}}
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[[Categoria:Apparecchiature fotografiche]]
[[ca:Càmera telemètrica]]
[[da:Søgerkamera]]
[[de:Messsucherkamera]]
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