Fenghuang: differenze tra le versioni

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Il piumaggio viene quindi associato ai cinque colori: il blu all'amicizia, il giallo all'onestà, il rosso alla saggezza, il bianco alla fedeltà, il nero alla carità. Inoltre esiste un'associazione del ''Fenghuang'' con gli strumenti musicali a fiato: il [[flauto]] a dodici toni (''tong'') suona in base al canto della fenice: sei toni derivano dal canto della fenice maschio (''feng'') e sei toni dalla fenice femmina (''huang''). Nel mondo dello spirito, quando si alza in volo, secondo la sua radice etimologica, corrispondendo il carattere pittografico (''feng'') allo spirito del vento, è sempre accompagnata da un seguito di uccelli, figuranti 24 potenze di cui la fenice è a capo, corrispondenti a 24 mansioni magiche per gli antichi [[Taoismo|taoisti]]. Quando si manifesta sulla terra si posa unicamente sull'albero [[Dryandra cordifolia]] (''wutong''), che produce un fiore in forma di campana bianco all'esterno e marrone all'interno, i cui semi entrano nella composizione dei dolci a forma di luna che i cinesi mangiano ancora oggi nella festa d'autunno a conferma delle ascendenze simboliche del ''Fenghuang''.
 
La fenice cinese è uno dei quattro esseri soprannaturali detti ''sishen'', insieme alla [[tartaruga]], al [[drago]] e alla [[tigre]], corrispondenti alle quattro classificazioni date date agli animali in epoca [[Dinastia Han|Han]] (206 a.C. - 220 d.C.). I quattro animali suddetti sono associati ai quattro elementi (rispettivamente fuoco, acqua, legno e metallo), alle quattro direzioni e alle quattro stagioni. Specificando, il drago verde è l'emblema dell'Est, della primavera, del legno; la tigre bianca, dell'Ovest, dell'autunno e del metallo; la tartaruga e il serpente intrecciati, del Nord, dell'inverno, dell'acqua; l'uccello rosso o fenice, del Sud, dell'estate, del fuoco. Questa serie variegata di quattro valenze, interagendo con l'elemento inerte dell'[[alchimia]] cinese, la terra, determina i cinque stati di mutamento, che descrivono una sequenza di produzione e di distruzione riguardante il governo delle stagioni a sua volta ordinata in due cicli; gli ultimi 18 giorni di ogni stagione sono pertanto attribuiti alla ''Terra'' intesa come stato inerte. Nel primo ciclo detto di produzione, la primavera è governata dal ''Legno'', l'estate dal ''Fuoco'', l'autunno dal ''Metallo'', l'inverno dall<nowiki>'</nowiki>''Acqua''. La concezione filosofica è la seguente: il ''Legno '' brucia e produce il ''Fuoco'', la cui cenere in ''Terra'' dà come residuo il ''Metallo'' quale essenza minerale, che confluisce nei corsi sotterranei dell<nowiki>'</nowiki>''Acqua'', che a loro volta nutrono la vegetazione, che si rigenera nel ''Legno'' delle piante primaverili. Nel secondo ciclo detto di distruzione, i cinque stati di mutamento sono ordinati altrimenti. Con il ''Legno'' si indica tutta la vegetazione che è alimentata dall<nowiki>'</nowiki>''Acqua'', la quale ingoia o cinge tutta la ''Terra''. Esso è tagliato dagli strumenti forgiati in ''Metallo'' e nell'opera prende ''Fuoco''. Si noti che il numero dei giorni residui di tutte le stagioni, del ciclo di produzione e del ciclo di distruzione (18 x 4) è 72. Tale numero fa riferimento al periodo canonico di 72 ''hou'' che governa la successione dei mutamenti in base 5 nell'anno rituale di 360 giorni (72x5= 360).
La fenice cinese è quindi, come dichiara Saussure ([[1909]]), il primo nucleo del [[mitologema]] dell'uccello di fuoco connesso ai temi di morte e rigenerazione.