Consiglio delle Indie: differenze tra le versioni

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==Storia==
 
La struttura del governo coloniale non fu completa prima della fine del XVI secolo. In ogni caso il re e la regina incaricarono [[Juan Rodríguez de Fonseca]] di studiare i problemi dovuti alla colonizzazione e riguardanti Colombo. Rodríguez de Fonseca divenne in effetti ministro delle Indie, portando alla creazione di una burocrazia coloniale. Presiedette il Consiglio, che era composto da membri del [[Consiglio di Castiglia]] (''Consejo de Castilla'') dando vita alla ''Junta de Indias'', composta da otto consiglieri. L'imperatore [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]] già utilizzava il termine nel 1519. Il Consiglio delle Indie acquisì i propri poteri l'il [[1º agosto]] [[1524]]. Il re veniva informato settimanalmente delle decisioni prese dal Consiglio, che avrebbe esercitato l'autorità suprema sulle Indie a livello locale, e sulla ''[[Casa de Contratación]]'' fondata nel 1503 a Siviglia. Le cause civili sufficientemente importanti gestite da una ''[[audiencia]]'' nel [[Nuovo Mondo]] potevano essere impugnate presso il ''Consejo'', che fungeva da Corte di Cassazione.
 
Gli scandali del [[Perù]] ed i fatti di [[Bartolomé de Las Casas]] portarono re Carlo a revisionare la struttura del Consigli nel 1542, con una serie di ''ordenanzas'' (ordinanze).
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==Bibliografia==
 
*Mark A. Burkholder, ''Biographical Dictionary of Councilors of the Indies, 1717-1808'', Westport, Greenwood Press, 1986, ISBN 03132402480-313-24024-8
* Ernesto Schäfer, ''El Consejo Real y Supremo de las Indias: Su historia, organización, y labor administrativo hasta la terminación de la Casa de Austria'', Università di Sivilgia, 1935
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