Sagrestia di Santa Maria Novella: differenze tra le versioni

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==Storia==
Fu voluta da Donna Andreola di Iacopo Acciaiuoli, come Cappella dell’Annunciazione, dopo la morte del marito [[Cavalcanti|Mainardo Cavalcanti]], gran siniscalco del [[Regno di Napoli]] (avvenuta nel [[1380]]). Del periodo trecentesco rimangono soltanto l’ampia volta a crociera e le tre [[Vetrata|vetrate]]. Molti cambiamenti avvennero alla fine del [[XVI secolo]], all’inizio del [[XVII secolo]] e nella prima metà del [[XVIII secolo]]. Nel [[1616]] Tommaso e Orazio Cavalcanti commissionarono la realizzazione dell’attuale portale monumentale seicentesco che si trova sulla parete esterna della sacrestia, con l’intenzione di sistemare nella sacrestia la tomba del loro antenato Fra' Aldobrandino Cavalcanti, sistemazione mai avvenuta. Nel [[1733]]-[[1734]] fra' Angelo Gotti promosse un radicale rinnovamento di tutti gli ambienti interni, dando alla Sacrestia l’aspetto attuale.
 
==Descrizione e Stile==
 
===I resti del periodo trecentesco===
Del periodo trecentesco rimane solo l’ampia volta a crociera con ampi costoloni del soffitto (anche se la loro decorazione risale in larga parte a rifacimenti ottocenteschi) e le [[vetrate]] nella [[trifora]] della parete di fondo, eseguite da [[Don Leonardo di Simone]] su disegno di [[Niccolò di Pietro Gerini]] nel [[1386]]-[[1390]]. Queste rappresentano l'''Annunciazione'', le ''Storie del battista e dei profeti Elia e Isaia'' e la ''Natività di Cristo'' (quest’ultima rifatta nel [[XIX secolo]]). L’altare principale che si trovava addossato alla parete di fondo recava una tela con l’l' ''Annunciazione e 26 santi'', eseguita tra il [[1380]] e il [[1385]] da [[Giovanni del Biondo]] ed esposta oggi alla [[Galleria dell'Accademia]] di [[Firenze]]. Sulla stessa parete in alto a destra, si trovava la tomba marmorea di Mainardo Cavalcanti, prima spostata sulla parete orientale e infine demolita nel [[1734]] per volere di Fra' Angelo Gotti. Una lapide del [[1734]] posta sopra la porta di ingresso (sul lato interno) ricorda l’antico sepolcro e il suo defunto.
 
===L’Armadio delle Reliquie sulla parete di fondo===
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===L’esterno della sacrestia===
Uscendo dalla sacrestia e voltandosi si può ammirare il monumentale portale seicentesco sulla parete esterna. Fu voluto da Tommaso e Orazio Cavalcanti ([[1616]]) per accogliere la tomba del loro antenato fra’ Aldobrandino Cavalcanti, spostamento in realtà mai avvenuto. Il portale fu fatto da Gherardo Silvani (entro il [[1629]]) su disegno di Fabrizio Boschi ([[1616]]). Gli stemmi in alto sono della stessa [[Cavalcanti|famiglia Cavalcanti]], ma risalgono al [[XIV secolo]] e furono lì collocati solo nel [[XVIII secolo]].
 
Sull’angolo a sinistra si nota un vaso egizio sorretto da una [[cariatide]] in [[marmo bianco]] di Battista Lorenzi ([[1550]]-[[1575]]). Sulla parete a destra dell’entrata si trova un’acquasantiera in [[marmo bianco]] di Giovanni di Pietro del Ticcia ([[1443]]-[[1448]]). In alto, sulla stessa parete, fu dipinto un gigantesco [[orologio]] da un artista di scuola fiorentina ([[XVIII secolo]]).