Tristia: differenze tra le versioni

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{{S|letteratura|Roma antica}}
'''Tristia''' (in [[lingua latina]]: ''Tristezza'') è un'opera poetica in cinque libri, per complessivi 50 componimenti elegiaci, scritta dal poeta latino [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]].Descrive la penosa condizione in cui si trova in seguito alla condanna all'[[esilio]] nell'anno [[8|8 d.C.]]. Il metro è il [[distico elegiaco]], una [[metrica classica|metrica]] che ben si presta ad esprimere i lamenti del poeta, esiliato a [[Costanza (Romania)|Tomi]], località sulle coste del [[Mar Nero]].
Per il timore che i suoi amici venissero eventualmente compromessi, le elegie dei [Tristia] sono privi di destinatari.
L'opera genera un senso di monotonia per la ripetitività ossessiva dei temi, tutti scaturenti dalla situazione dell'esiliato.
Resta tuttavia il singolare documento di un dramma umano, di una lunga infelicità; stupiscono l'infaticabile volontà e l'insopprimibile bisogno del poeta di trasporre letterariamente la sua esperienza personale. Ovidio in esilio trova nella poesia la sua unica ragione di vita.