Costumi teatrali: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Dyana (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 7:
 
Oggi la maschera, nel teatro di tradizione occidentale, di norma non è più usata, ma anzi si richiede all'[[attore]] di dare spessore al personaggio interpretato donandogli parte di se stesso, ed esprimendosi con la propria mimica facciale e con lo sguardo. Oggi il costume teatrale ha una duplice funzione: caratterizzare i personaggi creando un'atmosfera particolare che richiami l'epoca nella quale l'opera teatrale si svolge, ma anche, specie nel teatro sperimentale, evidenziare aspetti simbolici connessi ai personaggi o alle situazioni. Al tempo stesso il costume serve all'attore per facilitare la sua identificazione col personaggio, specialmente per quanti si richiamano al [[metodo Stanislavskij]].
 
La funzione e il significato del costume oggi è molto diversa da qulla del passato.
Mentre oggi si cerca per il teatro tradizionale un effetto realistico, e scuole e laboratori di costumistica eseguono accurate ricerche per ricostruire la moda dei secoli passati o per creare modelli che si ispirino ad essa,i costumi teatrali fino al 1700 circa non rispondevano a criteri di realismo o di ricerca storica; venivano spesso usati abiti del tempo anche per raffigurare personaggi del passato. Nell'Ottocento iniziò il lavoro di ricerca per rendere il costume più aderente all'epoca in cui si svolgeva l'opera teatrale, ma gli abiti di scena venivano fatti realizzare dagli attori stessi.Gli attori famosi potevano ricorrere anche a noti sarti per i loro costumi, che non obbedivano però a un criterio d'insieme, rischiando a volte un effetto disorganico sulla scena. All'incirca dopo la seconda guerra mondiale i costumi vennero affidati a laboratori specializzati che li realizzavano per tutti gli attori seguendo le indicazioni della regia, eseguendo una vera ricerca "filologica" .
 
[[Categoria:terminologia teatrale]]