Il balordo (romanzo): differenze tra le versioni
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== Trama ==
[[File:Chiara.jpg|thumb|180px|[[Piero Chiara]], l'autore del romanzo]]
Il "balordo" è il [[musicista]] Anselmo Bordigoni (o Bordiga). Vive in un paese che giace sotto
Nella sede di confino, [[Altavilla Silentina|Altavilla del Cilento]], Bordigoni dirige la banda municipale, e la vocazione per la musica cresce "come la chioma di un albero". Gli abitanti prendono a benvolere quell'omone gigantesco e taciturno, che viene paragonato a un enorme albero, posto nella piazza del paese e chiamato dagli abitanti "il buon cazzone":
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Ad Altavilla tutti amano il Bordigoni. Viene la [[seconda guerra mondiale|guerra]] e, nell'autunno del [[1943]] lo [[Operazione Avalanche|sbarco alleato]]. Gli [[Alleati]] vengono a conoscere la fama del Bordigoni e lo costringono a seguirli nella loro marcia lungo la Penisola verso il Nord Italia. Il Bordigoni dirige un'orchestra alleata ottenendo ovunque trionfi musicali. Alla fine giunge con l'esercito americano al paese dal quale era stato cacciato, e questa volta viene accolto in trionfo come perseguitato politico ed eroe di guerra, viene nominato sindaco del paese e diventerà l'involontario promotore di un esperimento di democrazia diretta. La salute peggiore. Sul letto di morte chiede di essere seppellito sotto la cinta del cimitero e che sulla lapide ci sia la scritta «Qui riposa il Buon Cazzone».
== Critica ==
* «II Balordo non deluderà chi ha amato dello stesso autore ''II piatto piange'' o ''La spartizione''. Chiara persegue un ideale narrativo che tende a darci una immagine della realtà italiana attraverso un linguaggio controllato ma limpido, dovizioso ma non esuberante. Il nuovo personaggio di Piero Chiara, che aspirava evidentemente a una proiezione simbolica ma che vive con proprietà anche senza bisogno di implicazioni metafisiche, è un certo Anselmo Bordigoni, tipo tranquillo, che mostra un eccezionale dono musicale. (...) Si tratta di un personaggio che dice quietamente di no alla vita con il miglior garbo possibile, e quasi scusandosi dell'infrazione alle comuni opinioni. E si tratta anche di un uomo pulito. Nel suo "giro" accadono cose turpi, i mascalzoni si sprecano. Eppure Bordigoni è una corrente d'acqua pulita che sfiora i letami senza contaminarsi.» [[Pietro Bianchi (critico cinematografico)|Pietro Bianchi]], ''[[Il Giorno (Milano)|Il Giorno]]'' 3 maggio 1967.
== Sceneggiato televisivo ==
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