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Nell'Europa medievale, dove tutta l'organizzazione statale era delegata ai signori feudali, gli abitanti dei fondi cominciarono a riunirsi in [[assemblea|assemblee]] (già in epoca longobarda) riconoscendosi reciprocamente dei diritti, che poi vennero ribaditi ed esercitati nei confronti del signore. Costui esercitava il proprio controllo sul [[feudo]] attraverso dei centri direttivi organizzatisi in [[villa|ville]] e successivamente, in [[castello (architettura)|castelli]]. I coloni che lavoravano nei poderi, erano tenuti a versare un terzo del raccolto, pagare alcune [[tassa|tasse]] e a svolgere giornate lavorative gratuite presso i terreni gestiti in conto diretto (o indominicati) dal feudatario. Gli abitanti dei borghi invece dovevano corrispondere l'equivalente in denaro.
I soggetti presenti sul territorio potevano però, proteggersi ed ottenere rifugio presso la fortezza del signore che veniva percepita dagli abitanti come una [[resresa publica]]. Difatti, sia i [[contadino|contadini]] sia i [[chierico|chierici]] provvedevano gratuitamente ai lavori di [[manutenzione]] del castello e svolgevano attività di vigilanza alternandosi in turni giornalieri e notturni ([[guaita]]).
 
== Organizzazioni democratiche nel medio rurale ==