Giurisdizionalismo: differenze tra le versioni

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Oltre a questi strumenti di controllo, il giurisdizionalismo contemplò anche interventi diretti dello Stato nella vita della Chiesa, su materie l'età ed i motivi delle monacazioni, l'utilità dei conventi e ordini religiosi contemplativi (che vennero in gran numero sopressi), il numero delle festività religiose, i privilegi e le immunità del clero, la formazione dei sacerdoti.
== Storia ==
Tale politica si svilupposviluppò attorno al '700 e fu perseguita soprattutto da alcuni dei cosiddetti "sovrani illuminati", come [[Maria Teresa d'Asburgo|Maria Teresa]], Giuseppe II d'Asburgo e altri, anche sulla spinta di quanto era avvenuto precedentemente nell'Europa settentrionale in seguito alla [[Riforma protestante]], di cui questi sovrani non condividevano la dottrina ma di certo le motivazioni.
 
Tale politica mirava a combattere il diritto d'asilo, cioè il riconoscimento dell'immunità a quelli che si rifugiavano in un convento, o il diritto che riservava ai tribunali ecclesiastici il potere di giudicare i reati nei quali fossero implicati dei religiosi, o i privilegi fiscali del clero. Il giurisdizionalismo, che in parte anticipò l'Illuminismo e in parte si sviluppò parallelamente ad esso, mise in discussione il Tribunale dell'Inquisizione, il tradizionale monopolio della Chiesa sull'istruzione o sulla censura libraria e, soprattutto, ridusse considerevolmente l'importanza nell'ambito statale del Diritto canonico, fino ad allora legge universale per gli stati cattolici.