Tarasca: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
Nell'[[iconografia]] popolare, la tarrasque ha sei [[zampa|zampe]] tozze e robuste, il corpo coperto da una solida [[corazza]] simile a quella di una [[Testudines|tartaruga]] con sopra una [[cresta]] e vari [[aculeo|aculei]] [[osso|ossei]]. La lunga [[coda (anatomia)|coda]] [[squama|squamosa]] si conclude con una protuberanza [[corno (biologia)|cornea]] a forma di punta di [[lancia (arma)|lancia]], mentre la [[testa]] è quella di un [[Panthera leo|leone]].
 
== La leggenda ==
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La leggenda vuole che la Tarrasque fosse originaria della [[Galazia]], patria del mitico ''[[Onachus]]'', un mostro capace di bruciare qualsiasi cosa entrasse in contatto con il suo corpo, e che proprio dall'unione tra l'Onachus e il [[Leviatano]], fosse nata la Tarrasque. Quest'ultima giunse in [[Provenza]], nei pressi del villaggio di [[Nerluc]], dove imperversò nella regione uccidendone gli abitanti e devastando ogni cosa. [[Marta di Betania]], assieme a sua sorella [[Maria di Betania]], raggiunse le coste provenzali nel [[48]], in seguito alle persecuzioni in patria. Più precisamente approdarono nella zona della [[Camargue]], nel paese attualmente chiamato [[Saintes-Maries-de-la-Mer]].
 
Qui la zona era infestata dalla Tarasque, un [[mostro]] che, uscendo dalla sua tana situata nel letto del fiume [[Rodano (fiume)|Rodano]], devastava le campagne. Venne ammansito da [[Marta di Betania|Santa Marta]] grazie alla preghiera: ad ogni [[Ave Maria]] recitata il mostro si rimpiccioliva in dimensioni.
 
Quando divenne completamente innocuo, Marta lo condusse nella città di Nerluc, che ora (in onore della Tarasque) ha preso nome [[Tarascon]], nel cui emblema è presente l'immagine della creatura mostruosa. Qui però i cittadini uccisero la creatura. Ancora oggi l'uccisione della tarrasque è celebrata a Tarascon l'ultima [[domenica]] di [[giugno]].