Lega Nord: differenze tra le versioni

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===Incoerenza tra gli slogan giustizialisti e il supporto politico ad imputati per mafia e corruzione===
 
La Lega Nord ha spesso dipinto sé stessa come movimento a difesa della legalità e per la linea dura contro i politici macchiatisi di reati, in particolare legati alla corruzione o alla criminalità organizzata. In particolare il leader storico del partito, [[Umberto Bossi]], all'epoca di [[tangentopoli]], affermò che i politici della [[DC]], del [[PSI]] e del [[PCI]] "sono gente da ammazzare, da portare in piazza e fucilare", mentre i parlamentari della Lega esponevano forche e cappi dai banchi parlamentari alludendo al linciaggio dei politici accusati di corruzione. Inoltre, sempre [[Umberto Bossi]], nel [[1994]], in piena rotta di collisione con l'ex alleato [[Silvio Berlusconi]], si scagliò molto duramente contro di lui, accusandolo di legami diretti con [[Cosa Nostra]] e di mirare alla ricostituzione del [[Partito Nazionale Fascista]]. <ref>http://www.youtube.com/watch?v=N1FPnGzuXZU</ref><ref>http://www.youtube.com/watch?v=hUnqUj3xmAs</ref><br />
In realtà sarà la stessa Lega Nord, dopo la riconciliazione con il centrodestra e l'ingresso nei governi Berlusconi dal 2001 in poi, a tutelare maggiormente [[Silvio Berlusconi]] e i suoi colleghi di partito dai loro problemi di giustizia, anche intervenendo a favore di politici accusati dalla magistratura di essere coinvolti in associazioni mafiosi o di stampo massonico.<br />
Sarà infatti un importante dirigente leghista, [[Roberto Castelli]], a ricoprire il ruolo di [[Ministro della Giustizia]] dal [[2001]] al [[2006]], nello stesso periodo in cui verranno emanate le cosiddette [[leggi ad personam]]. Queste leggi solleveranno numerose critiche, in quanto sono andate ad alleggerire la posizione giudiziaria del [[Presidente del Consiglio]] [[Silvio Berlusconi]] come di altri politici e personalità.<br />
Il voto della Lega Nord sarà sempre determinante per l'approvazione di questi provvedimenti, ma i parlamentari leghisti non si sono finora preoccupati di appoggiare col loro voto chi prima accusavano di legami con la mafia o la massoneria.<br />
Nel [[2010]] scoppia il caso della presunta loggia [[P3]] e nuovamente i ranghi della Lega Nord sono serrati a favore degli alleati accusati di gravi reati. La Lega Nord infatti vota contro la mozione di sfiducia riferita al sottosegretario [[Giacomo Caliendo]] e contro l'uso delle intercettazioni a carico di [[Nicola Cosentino]], entrambi imputati in relazione alla presunta associazione segreta [[P3]], ed il secondo anche per legami con la [[Camorra]].