Mario Fubini: differenze tra le versioni

Si laureò a Torino nel [[1921]] discutendo una tesi di [[letteratura francese]] e insegnò, nei licei di [[Carmagnola]] e al "Cavour" di Torino - , lettere italiane e latine. Nel [[1929]] ottenne la libera docenza in letteratura italiana presso l'[[Università di Torino]] e dal [[1934]] al [[1937 ]] venne incaricato con lo stesso insegnamento alalla facoltà di Magistero di [[Firenze]].quando vinseVinse poi la cattedra all'università[[Università di Palermo]].

Dopo le [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] del '38[[1938]] dovette lasciare la cattedra di Palermo, ema riuscì a pubblicare con l'aiuto e il nome dell'amico Luigi Vigliani. Dopo lo sfollamento a [[Vico Canavese]] gli riuscì a adi venir accettato come "rifugiato" in [[Svizzera]], dove assiemeinsieme agliad altri professori universitari "rifugiati internati" partecipò all'organizzazione deidi corsi universitari per universitari "rifugiati" .

Dopo la [[Seconda guerra mondiale|guerra]] insegnò all'[[Università di Trieste]], e alla Bocconi[[Università Commerciale Luigi Bocconi|Bocconi]] di [[Milano]]. Dal [[1958]] al [[1964]] alla Universitas Studiorum Mediolanensis (la Statale) di Milano (tra i suoi assistenti lo scrittore [[Sergio Antonielli]]). Nel [[1965]] ottenne la cattedra di "Critica letteraria" nellaalla [[Normale di Pisa|Scuola Normalenormale superiore di Pisa]].> Nel [[1953]] divenne socio dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei|Accademia dei Lincei]] e direttore responsabile del ''[[Giornale storico della letteratura italiana]]''. Collaborò a numerose rivista|riviste italiane, come ''[[Belfagor (rivista)|Belfagor]]'' e ''[[Il Ponte]]''.

Diresse la collana "Classici italiani" della [[UTET|Utet]] e fu presidente del Comitato Nazionale per la pubblicazione delle ''Opere'' di [[Ugo Foscolo]].

DallaFormatosi alla scuola di [[Benedetto Croce|Croce]], possedette sempre una forte impronta [[storicismo|storicistica]] e seppe integrare il suo metodo con gli strumenti della [[stilistica.]] (Vedicfr. "''Critica e poesia"'').

Fra i suoi studi si ricordano in particolare quelli sul Ugosu [[Foscolo]], su [[Vittorio Alfieri|Alfieri]], su Giovan Battista[[Giambattista Vico]] (cfr. ''Stile e UmanitòUmanità di G.B. Vico'') e sul Romanticismo italiano.

Con [[Ettore Bonora]], diresse la ''Antologia della critica letteraria'' in 4 volumi (Torino: Petrini, [[1952]]-[[1960]] ed edizioni successive) e la l'''Antologia della critica dantesca'' (ivi, [[1966]] ed ed. successive).

*''Jean Racine e la critica delle sue tragedie'', [[Società Tipografica Editrice Nazionale]], Torino [[1925]]

*''Ugo Foscolo: saggi, studi, note'', Ribet, Torino [[1928]]; [[La nuova Italia]], Firenze [[1967]]²

*''Metrica e poesia: lezioni sulle forme metriche italiane'', [[Feltrinelli]], Milano [[1962]]; [[1970]]²

*''Ortis e Didimo: ricerche e interpretazioni foscoliane'', [[Feltrinelli]], Milano 1963

*''Tre note manzoniane'', [[Loescher]], Firenze [[1977]]

*[[Stilistica]]