Dessiè (sommergibile): differenze tra le versioni
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== Storia ==
Nell’agosto-settembre 1937, nel corso della [[guerra di Spagna]], operò in [[Mar Egeo]] contro il traffico a favore della [[Spagna]] repubblicana, ma non colse alcun risultato<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 196</ref>.
Dislocato a [[Tobruk]] nel 1938, fu trasferito (1940) a [[Taranto]] e quindi ad [[Augusta]], dove si trovava all’ingresso
[[File:MV Brisbane Star AllanGreen.jpg|thumb|left|300px|La motonave ''Brisbane Star'', danneggiata dal ''Dessiè'' durante la battaglia di Mezzo Agosto]]▼
L’8 agosto 1940 fu inviato al largo di [[Creta]] ed il 13, di sera, individuò un [[nave cargo|mercantile]] veloce, senza riuscire ad attaccarlo<ref name="xmasgrupsom.com"/>. Rientrò alla base il 16 agosto<ref name="xmasgrupsom.com"/>.▼
Tra fine ottobre ed inizio novembre fece parte di uno sbarramento di quattro sommergibili fra lo [[Ionio]] e l’Egeo, senza avvistare navi sebbene la [[Mediterranean Fleet]] fosse in quei giorni in mare più o meno in quella zona<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 263</ref>.▼
▲[[File:MV Brisbane Star AllanGreen.jpg|thumb|left|300px|La motonave ''Brisbane Star'', danneggiata dal Dessiè durante la battaglia di Mezzo Agosto]]
▲L’8 agosto 1940 fu inviato al largo di Creta ed il 13, di sera, individuò un mercantile veloce, senza riuscire ad attaccarlo<ref name="xmasgrupsom.com"/>. Rientrò alla base il 16 agosto<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
▲Tra fine ottobre ed inizio novembre fece parte di uno sbarramento di quattro sommergibili fra lo Ionio e l’Egeo, senza avvistare navi sebbene la Mediterranean Fleet fosse in quei giorni in mare più o meno in quella zona<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 263</ref>.
A fine mese fu nuovamente schierato (al comando del tenente di vascello Adriano Pini), stavolta al largo di Malta, a contrasto dell’operazione britannica Collar<ref name="Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 270">Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 270</ref><ref name="xmasgrupsom.com"/>. Alle 3.05 del 28 novembre avvistò la 3° Divisione Incrociatori della Royal Navy, formata dall’incrociatore pesante York e dagli incrociatori leggeri Glasgow e Gloucester, e – da 3500 metri – lanciò due siluri con i tubi di poppa, avvertendo due detonazioni e poi una terza più violenta<ref name="Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 270"/><ref name="xmasgrupsom.com"/>. Nelle fonti inglesi non si trova però alcuna conferma non solo di danneggiamenti, ma nemmeno dell’attacco stesso<ref name="Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 270"/><ref name="xmasgrupsom.com"/>.
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