Armando Toracca: differenze tra le versioni

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==Carriera==
Esordì nel [[1970]] nella gara in salita [[Camucia]]-[[Cortona]], con una [[Bultaco]] 175, vincendo la categoria e arrivando 5° nella classifica assoluta.<ref>[http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=14320&p=1#page/16/mode/2up Corriere dello Sport, 25/5/1970, pag. 16] (per un refuso, è indicato come ''Tartacca'')</ref> In quell'anno finì il Campionato Italiano Juniores della 250 al 13º posto.
 
Esordì nel [[1970]] nella [[cronoscalata|gara in salita]] [[Camucia]]-[[Cortona]], con una [[Bultaco]] 175, vincendo la categoria e arrivando 5° nella classifica assoluta.<ref>[http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=14320&p=1#page/16/mode/2up Corriere dello Sport, 25/5/1970, pag. 16] (per un refuso, è indicato come ''Tartacca'')</ref> In quell'anno finì il Campionato Italiano Juniores della 250 al 13º posto.
 
Nel [[1971]] fece il suo esordio tra i ''Seniores'' e debuttò nella [[classe 125]] del [[Motomondiale]], al [[Gran Premio motociclistico d'Italia|GP delle Nazioni]], dovendosi ritirare per la rottura della sua [[:File:HD100RR1970.jpg|Aermacchi Harley-Davidson Aletta Oro]]. Terminò il [[Campionato Italiano Velocità]] della "350" al 7º posto con una vecchia [[Aermacchi Ala d'Oro]]. La buona prestazione attirò su di lui l'interesse della [[Paton]], che affidò allo spezzino la sua 500 bicilindrica.