Edoardo Mascheroni: differenze tra le versioni

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== La vita e l'opera ==
Debuttò nel [[1880]] a [[Brescia]] con ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' e, negli anni successivi, lavorò soprattutto a [[Roma]] dove, fra il [[1884]] e il [[1889]] diresse alcune prime rappresentazioni italiane, fra cui ''[[Fidelio]]'' di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e ''[[Olympie]]'' di [[Gaspare Spontini|Spontini]]. Sostenuto da [[Giuseppe Verdi]], che lo stimava<ref>Cfr. Michele Porzio (a cura di), ''Verdi, Lettere (1835-1900)'', Milano, Mondadori, 2000, pp. 379, 389-390.</ref>, ricevette l'incarico, nel [[1891]], di primo direttore del [[Teatro alla Scala di Milano]] dove fece conoscere per la prima volta al pubblico lombardo alcuni capolavori wagneriani: ''[[Tannhäuser (opera)|Tannhäuser]]'', ''[[Il vascello fantasma]]'' e ''[[La Valchiria]]''. Sempre sul podio scaligero diresse la prima rappresentazione assoluta de ''[[La Wally]]'' ([[1892]]) e di ''[[Falstaff (Verdi)|Falstaff]]'' ([[1893]]) che fu portata al successo da Mascheroni anche in [[Germania]] ede [[Austria]]. Oltre che nei paesi di lingua tedesca Mascheroni fu particolarmente attivo, fra gli ultimi anni dell'Ottocentodel [[XIX secolo|XIX]] e i primi del Novecento[[XX secolo]], in [[Francia]], [[Spagna]] e [[America Latina]]. Nel [[1913]] fu fra i promotori delle manifestazioni celebrative del centenario verdiano, cui partecipò come esecutore a [[Busseto]].
 
Mascheroni fu apprezzato come direttore d'orchestra per il suo rigore filologico e la sua precisione. Ci ha lasciato due opere, entrambe su libretti di Luigi Illica, ''Lorenza'' ([[1901]]) e ''La perugina'' ([[1909]]) e alcune composizioni sacre e da camera.