Cassaforte: differenze tra le versioni

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==Storia==
La protezione dei beni preziosi ha radici antichissime. Nell'[[antico Egitto]] i tesori dei faraoni erano protetti in luoghi deputati grazie a finte stanze del tesoro e trabocchetti. Nella [[Grecia antica]] i tesori erano collocati in stanze protette con pesanti porte di [[bronzo]]. Nella [[Roma antica]] erano in uso forzieri di legno e metallo per contenere il denaro. Nel corso del tempo sono stati sviluppati mezzi tecnici sempre più raffinati e complessi per la protezione dei beni. Antenati delle casseforti erano contenitori di legno rinforzati con piastre metalliche fissate con chiodi. Questi oggetti erano prodotti artigianali realizzati da fabbri o falegnami in base all’esperienza propria o della bottega di appartenenza. All'inizio dell’Ottocentodel [[XIX secolo]], con l’affermarsi della [[borghesia]] aumentò la richiesta di sistemi per la proteggere il denaro. Grazie al contemporaneo svilupparsi dell'[[industria]] diversi produttori iniziarono così a realizzare e a mettere in commercio le prime casseforti moderne. Le casseforti a combinazione fecero la loro comparsa negli [[Stati Uniti]] prima della [[Guerra Civilecivile americana|Guerra civile]] anche se meccanismi di chiusura basati sull’allineamento di sequenze di lettere e/o numeri sono segnalati in Europa anche in periodi precedenti. Obiettivo della produzione industriale nel XIX secolo fu di ottenere materiali abbastanza duri da resistere al taglio e alla perforazione ma abbastanza flessibili da resistere se sottoposti a percussione. Nel ventesimo secolo divennero parametri essenziali per una cassaforte l'inviolabilità delle serrature, l'incombustibilità e la coibenza delle pareti; la resistenza assoluta ai cannelli [[fiamma ossidrica|ossidrico]] e [[Saldatura ossiacetilenica|ossiacetilenico]] e all'[[arco elettrico]].
 
==Utilizzi==