Aurignaziano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Luckas-bot (discussione | contributi)
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: Standardizzazione stile delle date
Riga 18:
Nell'evoluzione dell'Aurignaziano vanno distinte più fasi:
 
* una fase protoaurignaziana, alla quale possono essere riferiti i ritrovamenti anteriori a 34 mila anni BPfa, limitati ad alcune regioni, che sembrano suggerire le direttrici della diffusione dell'Uomo moderno in Europa;
 
* una fase classica, alla quale possono essere riferiti i ritrovamenti dell'Aurignaziano antico e dell'Aurignaziano evoluto, che possono essere collocati tra 34 mila e 27 mila anni BPfa;
 
* una fase tarda, alla quale vanno attribuiti i ritrovamenti databili tra 27 mila e 20 mila anni BPfa, cioè di un'età nella quale si è già sviluppato il Gravettiano.
 
In tutte le fasi dell'Aurignaziano si incontrano industrie con numerose armature lamellari e microlamellari. Nell'Europa meridionale, nelle regioni del Mediterraneo occidentale, nel [[Veneto]] e nella Bassa [[Austria]], lo strumentario lamellare sembra assumere un significato di indicatore cronologico, in quanto il suo grande sviluppo si ha nella fase protoaurignaziana e precede la comparsa dell'Aurignaziano antico classico. Tale strumentario in alcuni insiemi è costituito, oltre che da lamelle a ritocco erto marginale alterno o inverso (lamelle Dufour), anche da piccole punte a dorso, ottenute mediante ritocco erto marginale diretto o alterno o anche mediante ritocco erto profondo. Le analisi funzionali hanno potuto stabilire che le armature lamellari e microlamellari venivano impiegate principalmente come punte di armi da getto, e secondariamente per costruire strumenti compositi utilizzati per tagliare, raschiare o per altre funzioni. In altre regioni le ''facies'' a lamelle Dufour non hanno lo stesso significato cronostratigrafico.