Camillo Boldoni: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Biobot 5.7 |
|||
Riga 20:
==Biografia==
Nacque dal colonnello Michele e da Berenice Starace, figlia di un capitano murattiano. I genitori erano napoletani di origine lombarda. Frequentò gli studi militari nel [[Nunziatella|Real Collegio Militare della Nunziatella]], al termine dei quali fu nominato ufficiale dell’artiglieria napoletana.▼
▲Nacque dal colonnello Michele, napoletano (ma originario di Brescia) e da Berenice Starace, figlia di un capitano murattiano.
Coinvolto nei moti del [[1848]], durante la [[Prima guerra di indipendenza italiana|Prima Guerra di Indipendenza]] fu tra gli ufficiali del corpo di spedizione inviato con scarsa convinzione da Ferdinando II di Borbone dopo la dichiarazione di guerra all'Austria. ▼
▲Coinvolto nei moti del [[1848]], durante la [[Prima guerra di indipendenza italiana|Prima Guerra di Indipendenza]] fu tra gli ufficiali del corpo di spedizione inviato
Quando il Re di Napoli ordinò il rientro delle sue truppe, Boldoni fu tra quegli ufficiali ( [[Carlo Mezzacapo|Carlo]] e [[Luigi Mezzacapo]], [[Girolamo Ulloa| Ulloa]], [[Enrico Cosenz | Cosenz]] e [[Cesare Rossarol| Rosaroll]]) che rifiutarono il rientro e, al comando del generale [[Guglielmo Pepe]] attraversarono il Po nel giugno 1848 e combatterono per la [[Repubblica di San Marco|difesa di Venezia]] assediata dagli austriaci sino alla resa dell’agosto 1849.
Alla fine della guerra Boldoni non poté tornare dai suoi familiari a Napoli
Nel [[1860]] [[Cavour]] lo inviò nella sua terra natia a confine tra Puglia e Basilicata dove,
nel mese di agosto, fu fra gli artefici n quelle poche settimane Camillo Boldoni fece l'impresa di organizzare un esercito di volontari che infiammò e rese possibile le insurrezioni della Basilicata e della Puglia senza mai perderne il controllo. Successivamente tornò in [[Piemonte]], dove si era ormai stabilito dal 48.
Il [[28 aprile]] [[1861]] fu nominato
Nel [[1866]] gli fu assegnata
Nel [[dicembre]] dello stesso anno fu nominato comandante della Casa Reale Invalidi e Veterani di [[Napoli]].
|