Alessandro Achillini: differenze tra le versioni

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Nel [[1494]] pubblicò a Bologna i ''Quodlibeta de intelligentiis'' e nel [[1498]] i ''De orbibus libri quattuor'', esponendo una [[cosmologia]] secondo la quale i [[pianeti]] ruotano intorno alla [[Terra]] su sistemi di sfere concentriche, secondo un modello risalente al greco [[Eudosso di Cnido]], del [[IV secolo a.C.]], in contrasto con l'[[Almagesto]] di [[Claudio Tolomeo]]. Nel [[1501]] pubblicò l' ''Opus septisegmentatum'' insieme con sei opere pseudoaristoteliche e con il ''De intellectu'' di [[Alessandro di Afrodisia]] e con il ''De animae beatitudine'' di [[Averroè]]; nel [[1503]] dedicò a [[Bartolomeo della Rocca|Bartolomeo Cocles]] la ''Quaestio de subiecto chyromantiae et physionomiae''.
 
La guerra vittoriosa condotta da [[Giulio II]] contro i [[Bentivoglio]], signori di Bologna, lo costringe a fuggire nel [[1506]] a Padova, nel cui Studio insegnò filosofia a [[Padova]]. Due anni dopo, il [[14 settembre]] [[1508]], rientrò a Bologna, riprendendovi l'insegnamento della filosofia e della medicina fino alla morte nel [[1512]]. È sepolto nella chiesa bolognese di san Martino Maggiore. Tanto il fratello [[Giovanni Filoteo Achillini]] che il nipote, [[Claudio Achillini]], furono al loro tempo noti letterati. Diverse sue opere sull'anatomia umana, come l<nowiki>'</nowiki>''Humani corporis anatomia'', furono pubblicate postume, mentre ''De chyromantiae principiis et physionomiae'' fu messo all'[[Indice dei libri proibiti|Indice]] dei libri proibiti dalla Chiesa cattolica nel 1590.
 
== La dottrina ==