Teoria delle laringali: differenze tra le versioni

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La maggior parte degli indoeuropeisti ammettono, in modo più o meno esteso, la ricostruzione di suoni laringali, perché la loro esistenza permette di spiegare in modo più semplice alcuni mutamenti fonetici ed alcuni schemi apofonici presenti nelle lingue indeuropee, che altrimenti sarebbero difficili da spiegare. Inoltre essa risolve alcuni misteri minori, come il perché le radici verbali contenenti solo una consonante più una vocale (*CV-) abbiano solo vocali lunghe es. *''dō''- "dare": ricostruendo *''deh₃''- non solo si rende conto degli schemi di alternanza in un modo più economico di prima, ma si riallinea la radice con il tipo base consonante - vocale - consonante dell'indoeuropeo (*CVC-).
 
Esistono molte versioni della teoria laringalista. Alcuni studiosi, come [[Oswald Szemerényi]], ricostruiscono una sola laringale. Alcuni, sulle orme di [[Jaan Puhvel]] (nel suo contributo a ''Evidence for Laryngeals'', ed. Werner Winter), ne ricostruiscono otto o più. La maggior parte degli studiosi lavoranolavora con tre laringali di base:
 
*''*h₁'', la laringale "neutra"