Battaglia del Cer: differenze tra le versioni

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Battaglia del Cer
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{{s|conflitti}}
{{Conflitto
|nome del conflitto =Battaglia delladel Cer
|parte_di = della [[Campagna di Serbia]] del [[Campagna dei Balcani (prima guerra mondiale)|teatro dei Balcani]] ([[prima guerra mondiale]])
|immagine = [[File:Battle of Cer.jpg|300px]]
|didascalia =Schema della Battaglia didel Cer
|data = [[16 agosto]] - [[19 agosto]] [[1914]]
|luogo = Vicino a [[Tekeriš]]
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}}
{{Campagnabox Campagna di Serbia (1914-1915)}}
La '''Battaglia didel Cer''', conosciuta anche come '''Battaglia dello Jadar''', (dal nome del fiume vicino fiumeal cui corso si tennero la maggior parte dei combattimenti) fu uno scontro avvenuto durante la [[Campagna di Serbia]], agli inizi della [[Prima guerra mondiale]]. Questa battaglia viene ritenuta il primo successo degli [[Alleati]] nella guerra: lo scontro, infatti, che vide contrapposti [[austriaci]] e [[serbi]], decretò la vittoria serba.
Le forze austro-ungariche erano comandate dal generale [[Oskar Potiorek]], mentre le truppe serbe erano guidate dal generale [[Stepa Stepanović]].
 
== La battaglia ==
Lo scontro,che avvenne fra [[austriaci]] e [[serbi]], vide la vittoria serba.
[[Image:Battle of Cer.jpg|thumb|200px|left|First Attack on Serbia, August 1914]]
 
=== La spinta austriaca ===
Durante le fasi iniziali della [[Prima guerra mondiale|guerra]], il Gruppo Balcanico dell'esercito austo-ungarico, sotto il comando del generale Potiorek, si era spinto nel nord-ovest della [[Serbia]], fin oltre i fiumi [[Sava]] e [[Drina]], conquistando anche la città di [[Šabac]]. Grazie a tale avanzamento delle teste di ponte, al [[12 agosto]] molte unità della 2a e della 5a Armata erano già entrate in Serbia. La 6a Armata, diretta personalmente da Potiorek, si stava concentrando a sud e non si trovava nella giusta posizione per poter lanciare un attacco su larga scala, cosicché toccò alla 5a, comandata dal generale [[Liborius Ritter von Frank]], nei giorni che seguirono, condurre il grosso delle operazioni offensive contro le forze serbe.
Seguendo il piano di Potiorek, l'Armata avrebbe dovuto attaccare in direzione della città di [[Valjevo]] subito dopo essere entrati in territorio serbo e conquistarla entro cinque giorni.
 
=== La risposta dei Serbi ===
I rapporti che segnalavano l'incursione austriaca raggiunsero il Comando serbo lo stesso giorno d'inizio dell'attacco austriaco (il 12). Nonostante fosse evidente che il nemico avesse intrapreso una grossa operazione, il [[voivoda]] [[Radomir Putnik]], comandante dell'esercito serbo, continuava a credere che il grosso delle truppe austo-ungariche sarebbe arrivato da nord, concentrando l'attacco nella valle della [[Morava occidentale|Morava]]. Ci volle un po' di tempo affinché il suo assistente, il generale [[Živojin Mišić]], e il Capo delle Operazioni, il colonnello Živko Pavlović, lo convincessero a controbattere con una forte reazione all'attacco austriaco.
 
Alla pressione che stavano esercitando le armate di [[Austria-Ungheria]] si aggiunse quella degli Alleati, che nel frattempo si trovavano in difficoltà negli scontri nel nord-ovest dell'Europa: essi, infatti, chiedevano alla Serbia di assumere un atteggiamento più offensivo nei confronti degli [[Imperi Centrali]]. Il Comando serbo, di risposta, affermò che le loro unità erano già impegnate nel contrattacco verso le teste di ponte austriache. La 2a Armata serba, comandata dal generale [[Stepa Stepanović]], avanzò in direzione del monte [[Cer]], la divisione ''Šumadija'' si diresse verso [[Šabac]], mentre la Divisione di Cavalleria si mosse verso la [[Mačva]]. Sul fianco sinistro, invece, la 3a Armata, sotto il comando del generale [[Pavle Jurišić Šturm]], entrò nel vivo della battaglia lanciando una massiccia offensiva, cozzando con il grosso delle forze nemiche.
 
La 2a Armata era dunque, a causa della sua posizione, nel centro della formazione dell'ala nordoccidentale delle truppe serbe, la più forte delle tre armate che si trovavano in zona, non tanto in termini quantitativi ma qualitativi: l'armata numericamente più grande era, infatti, la 1a, a cui era stato affidato l'incarico di proteggere l'entrata alla valle della [[Morava occidentale|Morava]], che era la via migliore per entrare nel cuore del territorio serbo, poiché non vi erano, a protezione, difese naturali come nelle regioni montuose a nord-est e nord-ovest.
La 2a Armata era, infatti, costituita da giovani di venti anni o poco più, i primi ad aver risposto alla chiamata alle armi. Essi avevano ricevuto il miglior addestramento possibile ed erano equipaggiati in maniera migliore rispetto agli altri soldati serbi. L'Armata era suddivisa in quattro divisioni: la ''Šumadijska'', la ''Moravska'', la ''Dunavska'' e una divisione ''Kombinovana'' (trad. “combinata”). La Dunavska era, inoltre, la divisione responsabile della difesa di [[Belgrado]], la capitale serba: per tale motivo ad essa erano stati aggiunti alcuni reggimenti.
 
La disposizione dell'Armata era stata pensata dal voivoda [[Radomir Putnik|Putnik]] per permettere alle divisioni della 2a Armata di essere unite a quelle della 1a o della 3a Armata. La 2a, infatti, si trovava in una posizione centrale ed era necessario mantenere una certa flessibilità per poterla eventualmente spostare nel caso si presentassero degli sviluppi che necessitavano tatticamente di questa manovra. Dopo che, però, divenne chiara la direttrice d'attacco nemica, le tre Armate si raggrupparono e la 2a si trovò così a dover fronteggiare la 5a Armata di Von Frank, l'unica che era già riuscita ad entrare in territorio serbo con tutto l'organico. I luoghi dello scontro sarebbero stati il monte [[Cer (montagna)|Cer]] e la valle del fiume [[Jadar]].
 
=== Lo scontro sul Cer ===
Nella notte tra il 15 e il 16 agosto 200,000 soldati austro-ungarici attaccarono 180,000 soldati serbi, ma, dopo sanguinosi scontri nelle vicinanze di [[Tekeriš]], furono obbligati a ritirarsi. il giorno seguente gli Austriaci attaccarono nuovamente, costringendo i Serbi alla ritirata. La linea del fronte si stabilizzò lo stesso giorno solo dopo l'intervento del generale Stepanović. Nella notte del 19 agosto, i soldati austro-ungarici incominciarono a ritirarsi al di là della [[Drina]], sancendo la vittoria serba. Ebbe così termine la principale battaglia dell'intero scontro.<ref>La battaglia dello Jadar, infatti, è spesso chiamata "battaglia della Cer" poiché quest'ultima fu lo scontro principale di tale combattimento. La battaglia dello Jadar durò, infatti, dal 12 al 21 agosto, mentre sul Cer si combatté dal 16 al 19.</ref>
 
== Esito ==
Gli Austriaci videro morire o essere feriti circa 18,500 del loro uomo, tra soldati e ufficiali, mentre 6,500 furono catturati. I Serbi persero all'incirca 4,785 soldati e 250 ufficiali. Gli invasori si ritirarono dal [[Sandžak]], posticipando la loro offensiva verso la Serbia. Gli Austriaci continuarono per tutto l'autunno del [[1914]] ad attaccare le postazioni serbe, senza successi considerevoli. Questa battaglia fu, come già detto, la '''prima vittoria dell'Intesa sugli Imperi Centrali'''. A seguito della sua impresa, il generale [[Stepa Stepanović]] fu promosso al grado di [[voivoda]], il massimo raggiungibile nell'esercito serbo.
 
== Discussione ==
Grande importanza, durante la battaglia del Cer, ebbe tuttavia la riluttanza di Putnik a condurre azioni offensive, a causa del suo timore per i rischi non necessari, che avrebbero potuto implicare perdite molto alte tra le già decimate fila serbe: egli aveva già manifestato questa riluttanza anche nella [[Prima guerra balcanica]]. Da esempio può essere l'aver scartato la proposta che il generale [[Stepa Stepanović|Stepanović]] gli aveva presentato alla vigilia del terzo giorno della battaglia: Stepanović, infatti, aveva intuito che le forze austro-ungariche sul Cer e sull'Everk stavano incominciano a cedere, così suggerì di compiere un'ardita operazione, nella quale le divisioni ''Kombinovana'' e ''Moravska'' avrebbero condotto, sui crinali del Cer e dell'Everk, un attacco frontale contro i nemici, mentre la divisione di Cavalleria e la divisione ''Timočka''<ref>Questa divisione è stata, sfortunatamente per i Serbi, poco utilizzata durante tutta la battaglia.</ref> avrebbero condotto sul versante Nord del Cer un'avanzata parallela verso il villaggio di [[Lešnica]], attaccando i nemici su entrambi i fianchi e catturando il ponte di barche sulla [[Drina]], tagliando di fatto la principale via di fuga della 5a Armata. Questa manovra, qualora fosse stata condotta, avrebbe avuto significative possibilità di arrecare una disastrosa e clamorosa sconfitta all'[[Austria-Ungheria]].
Putnik non fu dello stesso parere, ordinando di continuare l'attacco frontale e di non tentare di aggirare il nemico, cosa che avrebbe, secondo lui, certamente potuto causare perdite molto grosse, anche se il nemico fosse stato messo in fuga.
La perdita del contatto della 3a Armata con il nemico, durante il terzo giorno di battaglia (il 19 agosto), sicuramente aiutò la 5a Armata a ritirarsi con miglior ordine.
Considerando tutto questo, probabilmente le forze degli invasori avrebbero subito una sconfitta di gran lunga più costosa in termini di vite umane se Putnik avesse lasciato maggiore libertà di azione ai suoi comandanti sul campo, invece di voler gestire le operazioni fin nei particolari. Questa avversione verso il rischio probabilmente fu una conseguenza delle sue prime esperienze di comando, durante la [[Prima guerra balcanica]], dove alcuni piani fin troppo ambiziosi si erano tramutati in veri disastri campali.
 
== Curiosità ==
Alcuni manufatti e reperti dell'epoca sono esposti nel museo della città di [[Šabac]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Skoko, Savo ''Vojvoda Radomir Putnik''. Beogradski grafičko-izdavački zavod. 1984.
 
== Collegamenti esterni ==
*http://www.austro-hungarian-army.co.uk/serbia.htm
*http://www.historyofwar.org/articles/battles_jadar.html
 
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