Seconda guerra di Slesia: differenze tra le versioni

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|nome del conflitto =Seconda guerra di Slesia
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L'offensiva prussiana in Boemia, condotta con 80.000 uomini, si svolse con successo. Dopo un assedio di sue settimane [[Praga]] dovette capitolare ([[16 settembre]]). Gli austriaci dovettero di conseguenza ritirarsi, per cui le linee di rifornimento dei prussiani che li inseguivano si allungarono pericolosamente e l'esercito austriaco ne approfittò. Esso non impegnò il nemico in battaglie ma cercò di indebolirlo con abili attacchi e ne disturbò i rifornimenti.
Questa tattica dilatoria degli austriaci, la carenza di rifornimenti e l'aumento enorme delle diserzioni costrinsero infine l'esercito prussiano a rientrare in Slesia. L'[[8 gennaio]] dell'anno successivo la situazione di Federico II era divenuta più critica, allorché Gran Bretagna, Paesi Bassi, Austria e Sassonia stipularono la [[Quadruplice alleanzaAlleanza (1745)|Quadruplice alleanzaAlleanza]].
 
Nel giugno del 1745 un esercito degli alleati austriaci, al comando di [[Carlo Alessandro di Lorena]] e di [[Giovanni Adolfo II di Sassonia-Weißenfeld]] entrò in Slesia. Il [[4 giugno]] l'esercito prussiano, al comando di Federico II, costrinse quello austriaco e dei suoi alleati alla battaglia notturna di [[Battaglia di Hohenfriedeberg|Hohenfriedberg]] sconfiggendolo, mentre ulteriori tentativi di contrattacco furono stroncati sul nascere.