Perpetuo di Tours: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Successe ad un suo parente, probabilmente lo zio Eustochio, e fu seguito da un altro parente prossimo, [[Volusiano di Tours|San Volusiano]]. Si disse di lui che avesse utilizzato il proprio patrimonio per portare soccorso ai poveri della diocesi.
 
Posto in cattedra verso il [[460]], egli guidò la diocesi per trent'anni e da quel poco che ci è dato sapere, durante il suo vescovado il [[cristianesimo]] in [[Turenna]] si sviluppò e consolidò notevolmente. Poco dopo la sua nomina, Perpetuo presiedette un sinodo di otto vescovo riuniti a [[Tours]] per la festa di [[Martino di Tours|San Martino]], durante il qula furono promulgate importanti regole sulla disciplina ecclesiastica. Egli tenne un'accurata sorveglianza sul comportamento del clero della sua [[diocesi]] e vi è documentazione di preti rimossi dal loro incarico per indegnità.
 
Egli fece erigere [[monastero|monastery]] e numerose chiese, ma quella più importante e nota è la [[Basilica di San Martino (Tours)|Basilica di San Martino di Tours]] a Tours ([[470]]), che rimpiazzò la piccola cappella fatta erigere da [[Brizio di Tours|San Brizio]] per ospitare la tomba di San Martino di Tours. Egli era noto per la sua grandevenerazionegrande venerazione nei confronti di San Martino, e fece ampliare questa chiesa per sostenere il grande afflusso di pellegrini verso la tomba del Santo.
 
[[Gregorio di Tours|San Gregorio di Tours]] sostiene che fu Perpetuo a decretare l'obbligo per i diocesani di digiunare il mercoledì ed il venerdì, con la sola eccezione delle festività che cadevano in tali giorni. Egli riservò anche numerosi lunedì al digiuno, specialmente durante il periodo dell'anno riconosciuto successivamente come [[Avvento|Periodo di Avvento]]: questi digiuni furono celebratiosservati fino al [[VII secolo]].
 
==Il testamento di Perpetuo==