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(definizione) |
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Gran parte degli oggetti che vediamo tutti i giorni riflettono diffusamente la luce, tanto che si può dire che la riflessione diffusa è di gran lunga il meccanismo più importante con cui gli oggetti si rivelano al nostro occhio.
==Meccanismo==
[[Image:riflettanza_diffusa.gif|right|thumb|300px|Meccanismo di diffusione della luce da parte di una superficie solida (i processi di rifrazione non sono raffigurati).]]
===Riflessione diffusa===
Immaginiamo che la figura rappresenti della neve, e che i poligoni rappresentino i cristallini di ghiaccio (trasparente) che la formano. Il raggio di luce che entra si riflette parzialmente (qualche percento) sul primo granello, vi entra un po' indebolito e si va poi a riflettere sull'interfaccia con il secondo cristallino, vi entra, si riflette sull'interfaccia successiva, e così via. Ogni interfaccia tra i cristallini dà una piccola riflessione ad un angolo casualmente diverso. Ognuno di questi raggi diffusi "primari" subisce poi lo stesso tipo di riflessioni camminando nell'oggetto, dando luogo a un gran numero di raggi diffusi "secondari" più deboli, che poi ne genereranno di "terziari" e così via<ref>Nella figura sono rappresentate solo le riflessioni "primarie" e "secondarie".</ref>. Prima o poi, se il materiale non assorbe la luce, tutta questa miriade di raggi torneranno alla superficie<ref>Oppure, se l'oggetto è sottile, arriveranno alla superficie opposta, uscendone come luce trasmessa diffusa.</ref>, uscendone in direzioni ormai casuali. Il risultato è che riotteniamo indietro, sparsa su tutte le direzioni, tutta la luce che avevamo mandato, e che quindi possiamo dire che la neve è bianca, nonostante che essa sia costituita da oggetti trasparenti (cristalli di ghiaccio).
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