Tutela del consumatore: differenze tra le versioni

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Solo nel [[1998]], con la legge 281 del [[30 luglio]], a distanza di più di vent'anni l'ordinamento italiano recepisce i principi contenuti nelle normative comunitarie riconoscendo i diritti individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti e promuovendone la tutela anche in forma collettiva ed associativa. L'articolo 1 di questa legge afferma che sono ''«fondamentali i diritti: alla salute; alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi; ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità; all'educazione al consumo; alla correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali concernenti beni e servizi; alla promozione e allo sviluppo dell'associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti; all'erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza»''.
 
A seguito di questa legge, sempre nel luglio 1998 si costituisce, presso il Ministero per le attività produttive, il [[CNCU]] (Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti), al quale fanno capo numerose associazioni di consumatori, quali: [[ACUAcu]], [[Adiconsum]], [[ADOCAdoc]], [[Adusbef]],[[Altroconsumo]], [[Assoutenti]], [[Cittadinanzattiva]], [[Codacons]], [[Federconsumatori]], [[Unione nazionaleNazionale consumatoriConsumatori]].
Tra gli interventi più diffusi che vedono impegnate le associazioni a favore degli utenti, vi sono: i contratti di vendita e le cosiddette [[clausole vessatorie]], il diritto alla salute e alla casa, la lotta all'inquinamento e la difesa dell'ambiente, i rincari ingiustificati dei prezzi, i disservizi nelle telecomunicazioni e nei trasporti (ferrovie, autostrade, aerei).