Jacques-François Blondel: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1700
|Attività = architetto
|Attività2 = urbanistateorico dell'architettura
|Altreattività = urbanista
|Nazionalità = francese
|Immagine =
}}
 
Fu soprattutto un teorico dell'architettura di notevole influenza, mentre poco rimane della sua scarsa attività progettuale.
Fu importante per le sue opere teoriche sull'architettura :
Dopo avere diretto a Parigi dal 1743 una propria scuola di architettura, divenne professore all’Académie Royale de l’Architecture nel 1762.<ref> N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino, Einaudi, 1981, voce ''Blondel''.</ref> Con la sua esaltazione del classicismo francese di Mansart e Perrault contribuì ad aprire la strada al neoclassicismo
 
Tra i suoi scritti:
* ''De la distribution des maisons de plaisance et de la décoration en général'' ([[1737]]),
* ''L’architecture française'' ([[1752]]-[[1756]]), unprogettata in 8 voll. come aggiornamento della serie iniziata da [[Jean Marot]]. Furono pubblicati solo 4 volumi.
* ''Cours d'architecture, ou Traite de la decoration, distribution & construction des batiments'' ([[1771]]-[[1777]]) in 6 volumi, gli ultimi due completati da [[Pierre Patte]].
 
Dei suoi progetti sopravvive solo la ''Place d’Armes'' a Metz (1762-65).<ref> N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''op. cit,'' 1981, voce ''Blondel''.</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==