Eburacum: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Britannia romana}}
 
=== Da Claudio a Nerone ===
[[File:Roman.Britain.campaigns.43.to.60.jpg|thumb|250px|left|[Le campagne in Britannia e la riorganizzazione sotto [[Nerone]] ([[43]]-[[60]]).]]
{{Vedi anche|Spedizioni cesariane in Britannia|Conquista della Britannia|Fosse Way}}
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Negli anni successivi i Romani dilagarono anche nel [[nord]] e verso la parte occidentale dell'isola, prima sotto il comando del futuro imperatore [[Vespasiano]],<ref>Svetonio, ''Vite dei Dodici Cesari'', ''Vita di Vespasiano'' 4.</ref> poi dal [[47]], del nuovo governatore [[Ostorio Scapula]], dal [[52]] di [[Aulo Didio Gallo]] (che penetrò più profondamente nel [[Galles]]), dal [[57]] di [[Quinto Veranio]], dal [[58]] di [[Gaio Svetonio Paolino]] (con la repressione nel sangue della [[Rivolta di Budicca]], regina degli [[Iceni]]).
 
=== Occupazione di ''Eburacum'' sotto i Flavi ===
[[File:Agricola.Campaigns.80.84.jpg|thumb|250px|Le [[Campagne in Britannia di Agricola|campagne in Caledonia di Agricola]] che ebbero per alcuni anni in ''Eburacum'' il "quartier generale" invernale degli anni [[77]]-[[83]]/[[84]].]]
{{Vedi anche|Campagne in Britannia di Agricola|Gask ridge}}
 
Nel [[71]] divenne [[Legatus Augusti pro praetore|governatore]] della [[Britannia (provincia romana)|Britannia]], un certo [[Quinto Petilio Ceriale]], il quale portava con sé, nell'isola, anche la [[Legio II Adiutrix|II ''Adiutrix'']], la quarta legione dell'[[esercito romano|esercito]] [[provincia romana|provinciale]].<ref>R.Willis, ''The illustrated portrait of York'', Robert Hale Limited 1988, pp. 16–17, ISBN 0-709037090-4683468-7; R.Hall, ''English Heritage: Book of York'', B.T.Batsford Ltd. 1996, pp. 26–28, ISBN 0-713477134-7207720-2.</ref> Quest'ultimo fu coadiuvato nelle sue azioni militari da [[Gneo Giulio Agricola]], comandante della [[Legio XX Valeria Victrix|XX ''Valeria Vicrix'']]. In qualità di governatore, Ceriale condusse una campagna militare contro i [[Briganti (popolo)|Briganti]] in [[Inghilterra]] settentrionale ponendo per la prima vota una [[fortezza legionaria]] ad ''Eboracum''. Nel [[74]] Ceriale lasciò l'incarico e tornò a Roma.
 
Negli anni successivi i romani conquistarono buona parte dell'[[isola]] grazie alle [[Campagne in Britannia di Agricola|campagne del nuovo governatore]], [[Gneo Giulio Agricola]], suocero dello [[storiografia|storico]] [[Tacito]], il quale sottomise gli [[Ordovici]] nel [[77]] e i [[Caledoni]] nell'[[83]] nella [[battaglia del Monte Graupio]] (nell'odierna [[Scozia]] del nord),<ref>Tacito, ''Agricola'' [[Wikisource:Agricola#18|18-38]].</ref> utilizzando proprio ''Eburacum'' quale suo "quartier generale" invernale (''[[hiberna]]'').<ref name="Frere103">S.Frere, ''Britannia. A History of roman Britain'', London 1998, p.103 n.7; RIB 662; ILS 8861.</ref> Poco dopo la vittoria, Agricola fu richiamato in patria e i romani si ritirarono sulla linea del più difendibile [[istmo]] del [[Firth of Forth|Forth]]-[[Firth of Clyde|Clyde]].
 
=== Il II secolo: da Adriano a Settimio Severo ===
[[File:Roman.Britain.north.155.jpg|thumb|250px|left|Il [[Vallo di Antonio Pio]] attorno al [[155]] al termine delle [[campagne in Britannia di Quinto Lollio Urbico]].]]
{{Vedi anche|Vallo di Adriano|Campagne in Britannia di Quinto Lollio Urbico|Campagne in Britannia di Settimio Severo}}
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La [[guerra civile romana (193-197)|guerra civile]] che seguì all'assassinio di [[Commodo]], vide [[Clodio Albino]] impossessarsi dell'isola insieme alle [[Gallie]]. Lo scontro inevitabile che si ebbe con l'altro pretendente al trono imperiale, [[Settimio Severo]], portò Albino nel [[196]] a sguarnire le frontiere della provincia di Britannia, per recarsi nelle Gallie a combattere. Tale situazione generò una immediata incursione da parte delle genti libere a nord del [[vallo di Adriano|grande Vallo]], portando non poche devastazioni nei territori a nord di ''Eburacum'', che riuscì invece a salvarsi. Albino, infine, soccombette poco dopo alle armate di [[Settimio Severo]], il quale, una volta divenuto imperatore e dopo aver organizzato i [[limes romano|confini imperiali]] [[campagne partiche di Settimio Severo|in Oriente]], divise l'[[Britannia (provincia romana)|antica provincia]] in ''Inferior'' e ''Superior'' (nel [[197]]). Negli ultimi anni di vita, infine, [[Campagne in Britannia di Settimio Severo|condusse personalmente nuove campagne in Scozia]] (dalla fine del [[208]]/inizi del [[209]] al [[211]]), facendo di ''Eboracum'' suo quartier generale (con i figli [[Caracalla]] e [[Geta]]) e poi nel [[211]] suo letto di morte. Fu dedotta sotto il suo regno o quello del figlio Caracalla una [[colonia romana|colonia]].<ref name="Frere171"/>
 
=== Terzo secolo ===
{{Vedi anche|Crisi del III secolo|Invasioni barbariche del III secolo|Tetrarchia}}
 
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Un paio di anni più tardi (nel [[286]]), un certo [[Carausio]] riuscì ad ottenere l'indipendenza dell'isola dal resto dell'[[Impero romano]] (riorganizzato da [[Diocleziano]] sulla base di un [[Tetrarchia|sistema tetrarchico]]). Al ''[[cesare (titolo)|Cesare]]'' [[Costanzo Cloro]] fu, quindi, affidato il compito di sedare la rivolta, cosa che avvenne solo undici anni più tardi, nel [[297]]. Ciò determinò la successiva suddivisione della Britannia in quattro sotto-province: la [[Maxima Caesariensis]] e la [[Britannia Prima]] (dalla precedente [[Britannia Superior]]), la [[Flavia Caesariensis]] con capitale [[Londra]] e la [[Britannia Secunda]] con capitale ''Eburacum'' (dalla precedente [[Britannia Inferior]]).
 
=== Il IV secolo ===
[[File:Britain.4th.century.Roman.infrastructure.jpg|thumb|left|225px|La Britannia romana nel [[IV secolo]].]]
[[File:Roman.Britain.north.350.400.jpg|thumb|225px|La Britannia settentrionale tra il [[350]] ed il [[400]].]]
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Dal [[350]] al [[353]] la [[Britannia (provincia romana)|Britannia]] fu in mano a un nuovo usurpatore, [[Magnenzio]], che era succeduto a [[Costante I]], figlio di [[Costantino I]]. Dopo la sconfitta e la morte di Magnenzio nella [[Battaglia di Mon Seleucus|battaglia del Monte Seleuco]] del [[353]], [[Costanzo II]] riprese il possesso dell'isola. Nel [[IV secolo]], anche la Britannia fu soggetta a sempre maggiori attacchi dall'esterno da parte dei [[Sassoni]] dall'[[est]] e degli [[Irlanda|Irlandesi]] da [[ovest]] oltre a [[Pitti]] e [[Scoti]] da nord. Fu quindi costruita tutta una serie di forti lungo la costa soprattutto orientale (il cosiddetto ''[[Costa sassone|litus Saxonicum]]''), per difendere i territori interni da possibili invasioni. Ma questa linea non fu sufficiente quando un assalto generale di [[Sassoni]], Irlandesi e [[Attacotti]], combinato con una rivolta generale della guarnigione sul [[vallo di Adriano]], devastò e prostrò la Britannia romana nel [[367]]. Nel [[369]] il padre di [[Teodosio I]] (futuro [[Imperatore romano]]), [[Flavio Teodosio]], fu pertanto inviato da [[Valentiniano I]] in Britannia, il quale ottenne decisive vittorie contro le bellicose tribù della Caledonia e mostrò una grande clemenza, liberando una moltitudine di prigionieri e restituendo gran parte del bottino di guerra ai legittimi proprietari, dopo averne riservata una piccola parte per i suoi soldati. Accolto in trionfo dalla popolazione di Londra, Teodosio, ottenuto dalla corte di Treviri un luogotenente militare e un governatore civile, si impegnò con dedizione alla liberazione dell'isola. Nelle due campagne successive Teodosio non riuscì a ottenere una vittoria definitiva sulle popolazioni barbariche ma in compenso riuscì a cacciare i barbari oltre il [[vallo di Adriano]], recuperando quindi anche le stessa ''Eburacum'', e creando una nuova provincia, la [[Valentia]], in onore del suo imperatore Valentiniano. I panegirici narrano numerose altre imprese di Teodosio, che penetrò fino alla remota regione della Tule dove inflisse una sonora sconfitta ai [[Pitti]], che con la sua flotta navigò fino all'Oceano Iperboreo, e che inflisse una sconfitta navale ai pirati sassoni presso le isole [[isole Orcadi|Orcadi]].
 
=== Fine di Eburacum ===
{{Vedi anche|Battaglia di Adrianopoli (378)|Invasioni barbariche del V e VI secolo}}
 
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La vita urbana rallentò progressivamente a partire dalla metà del [[IV secolo]], tant'è che la scarsità di [[monetazione romana|monete]] coniate tra il [[378]] e il [[388]] testimonia una combinazione di declino economico dilagante, con una collegata diminuzione del numero di [[esercito romano|militari]] e dei problemi ad essi collegati per il [[paga (esercito romano)|pagamento]] del soldo. Nel [[407]] le [[legione romana|legioni]] della Britannia acclamarono come [[usurpatori romani|imperatore]] [[Costantino III (usurpatore)|Costantino III]], che attraversò la [[Manica]] ma fu sconfitto dalle truppe del legittimo [[imperatori romani|imperatore]] d'[[Impero romano d'Occidente|Occidente]] [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]]. Non si sa, dopo questo evento, quante truppe romane rimanessero effettivamente in [[Britannia]]. Nel [[408]] un'incursione [[Sassoni|sassone]] fu apparentemente respinta dalla popolazione locale e [[Zosimo (storico)|Zosimo]] narra che sempre i nativi espulsero nel [[409]] l'amministrazione civile romana (ma Zosimo potrebbe riferirsi alla [[rivolta]] dei [[Bretoni]] dell'[[Armorica]]). Una successiva richiesta di aiuto da parte dei Britanni fu respinta dall'imperatore [[Onorio]] nel [[410]]. A questo punto la [[politica]] e la [[giustizia]] furono prese in mano dalle autorità municipali e piccoli signori della [[guerra]] andarono emergendo in tutta la Britannia.
 
== Archeologia del sito ==
{{Vedi anche|Fortezza legionaria}}
 
Al momento della sua fondazione ''Eboracum'' era una [[fortezza legionaria]] che copriva circa 20,23 [[ettari]] di superficie.<ref name="Frere83"/><ref>Hall, ''English Heritage: Book of York'', pp. 27–28.</ref> Le prime costruzioni (dalla palizzata lungo il perimetro esterno, al ''[[Praetorium]]'', ai ''[[Principia (esercito romano)|Principia]]'', al ''[[Valetudinarium]]'' fino ai baraccamenti) erano fatti di legno, con un terrapieno tutto intorno al grande campo, che per quell'epoca era di dimensioni standard. Questo primo campo fu costruito dalla [[legio IX Hispana]] tra il [[71]] ed il [[74]]. Successivamente furono aggiunte delle merlature di legno, sostituite più tardi da mura e torri in pietra (attorno al [[107]]/[[108]]).<ref>RIB 665; Willis, ''The illustrated Portrait of York'', pp. 19–22.</ref> Il centro della [[fortezza legionaria]] di ''Eburacum'' si trovava appena a nord-ovest della confluenza dei fiumi [[Fosse]] [[Ouse]], che proteggevano quindi l'accampamento legionario lungo i lati sud ed est. L'insediamento civile (''[[canabae]]'') e la successiva [[colonia romana|colonia]]<ref name="Frere171"/> crebbero sulla riva sud del fiume Ouse, lungo la strada che conduceva alla fortezza. Sembra infine che rovine della ''Palatini domus'' o residenza imperiale ad ''Eburacum'', siano state trovate sotto la vecchia stazione Yard di [[York]], dove nel [[1929]] furono rinvenuti i resti di una grande vasca, una delle più grandi dell'intera [[Gran Bretagna]].<ref>[http://www.roman-britain.org/places/eburacum.htm Dal sito roman-britain.org].</ref>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
Riga 98:
* S.Frere, ''Britannia. A History of roman Britain'', London 1998, ISBN 0-7126-5027-X.
* {{cita libro | cognome=Grant |nome=Michel | titolo=Gli imperatori romani, storia e segreti | città=Roma | anno=1984 | id=ISBN 88-541-0202-4 | lingua=italiano }}
* R.Hall, ''English Heritage: Book of York'', B.T.Batsford Ltd. 1996. ISBN 0-713477134-7207720-2.
* {{cita libro | cognome=Horst | nome=Eberhard | titolo=Costantino il Grande | città=Milano | anno=1987 | lingua=italiano }}
* {{cita libro | cognome=Jones | nome=Arnold Hugh Martin | titolo=The Later Roman Empire: 284-602 | città=Baltimora | anno=1986 | id=ISBN 0-8018-3285-3 | lingua=inglese }}
Riga 107:
* C.R.Whittaker, ''Frontiers of the Roman empire. A social ad economic study'', Baltimora & London, 1997.
* {{cita libro | cognome=Williams | nome=Stephen | titolo=Diocleziano. Un autocrate riformatore | città=Genova | anno=1995 | id=ISBN 88-7545-659-3 | lingua=italiano }}
* R.Willis, ''The illustrated portrait of York'', Robert Hale Limited 1988. ISBN 0-709037090-4683468-7.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Eboracum|Eboracum}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.roman-britain.org/places/eburacum.htm Sito della antica città di ''Eburacum'']
 
{{Sedi imperiali romane}}
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[[en:Eboracum]]
[[fr:Eboracum]]
[[hr:EcoracumEboracum]]
[[id:Eboracum]]
[[nl:Eboracum]]